#Part1. Ex-ferrovia Valle Brembana: un treno carico di ricordi

Un giorno da foto-camminatore/pedalatore sulla linea morta, da Bergamo a Piazza Brembana.
Riproponiamo oggi la prima parte di un reportage realizzato da Ettore Ruggeri di Poscante nel 2011 e pubblicato integralmente sul preziosissimo www.valbrembanaweb.com. In questo foto-racconto davvero speciale Ettore ci accompagna in un viaggio all’indietro nel tempo di 100 e più anni. Leggendo e guardando potremo ripercorrere magicamente tutto il percorso che i viaggiatori di un tempo potevano godersi salendo comodamente in treno da Bergamo a Piazza Brembana. Solamente leggendo l’incipit di Ettore si può capire la bellezza di quello a cui stiamo per assistere.
Un sincero e sentito ringraziamento ad Ettore Ruggeri ed un caloroso invito a voi a seguirci anche nella prossima puntata…
Domenica 10 aprile 2011
Perché questa esperienza? Solo per fare un passo indietro nel tempo … solo per la voglia di vedere il percorso completo da Bergamo a Piazza Brembana … solo per il desiderio di fare il viaggio su un treno che non c’è, affacciato ai finestrini e respirare la prima aria calda della primavera … solo per immaginare di poter sorridere e salutare la gente, che compare e poi scompare, con la semplicità di quando eravamo piccoli. Quanta storia brembana è passata su quei binari … non dimentichiamoci tutto questo. Le sorelle Mariella ed Elena partono al mattina presto per andare al lavoro in città, chiedo a loro un passaggio, alle ore 5.20’ partiamo con la Seicento dalla cara piazza di Poscante.
Strada facendo spiego a loro quello che sarà il mio percorso della giornata sulla linea dell’ex-ferrovia brembana. Elena mi racconta di un episodio legato ad un suo viaggio in treno, suo padre l’aveva portata a Bergamo, a pranzare in un ristorante per un’occasione speciale. Conserva un bel ricordo di quella domenica … sul treno c’era tanta gente allegra, lei aveva un bel vestitino bianco e per questo aveva ricevuto tanti complimenti. In mezz’ora arriviamo alla stazione ferroviaria, Mariella un po’ preoccupata chiede di essere informata una volta rientrato a casa. Prima di incamminarmi aspetto l’alba ma nel frattempo scambio qualche chiacchiere con Mauro (un ragazzo incontrato alla stazione). Lui aspetta il primo tram per la Val Seriana, mi riferisce che la sera prima ha perso il treno a Milano e ha passato la notte in Stazione Centrale. Mi chiede cosa faccio in giro a quest’ora con la macchina fotografica e lo zaino in spalla; dopo avergli spiegato qual’è il mio programma odierno … senza pudore mi dice … “ a set mat a bütà vià la düminica isse” (sei matto a sprecare la domenica così).
A questo punto penso che sia meglio tacere sul fatto che nello zaino ho un corlàs(roncola) chissà cosa potrebbe pensare. Questo rustico attrezzo, che sinceramente mi sono portato appresso solo per scrupolo, si rivelerà indispensabile per proseguire nella zona più selvaggia tra la Botta e Sedrina.
- Sono quasi le sei e mezza, inizia la mia avventura
- La stazione delle Valli Brembana e Seriana
- Il binario a sinistra era quello della Valle Brembana … sarà un caso
- Questo è il fabbricato della direzione della Società Ferrioviaria, la facciata in stile liberty è parzialmente coperta dalla bandiera che ricorda il 150° anniversario Unità d’Italia.
- Le caratteristiche pensiline in legno, da qui il 12 luglio 1906 parte il primo treno per San Pellegrino. Si pagava il biglietto per l’andata e il ritorno con £. 3,40 … in Prima Classe. Torna alla mente mia nonna, nata nel 1906, era conosciuta da tutti in paese con il nome Maria di Picù, uno dei suoi dieci figli, Gabriele, aveva contratto la poliomielite in tenera età. Con il figlio in braccio, per diversi anni ha preso il treno andare a curarlo, prima all’Ospedale di Bergamo e successivamente nelle cliniche in provincie di Milano e Torino. Erano gli anni della guerra, i treni erano affollati e il più delle volte tornava a casa solo con un pugno di pidocchi, ma per lei il treno della nostra valle era il treno della speranza …
- Importante documento per conoscere la storia della valle nel primo Novecento è il volume “IL SOGNO BREMBANO“ scritto a più mani dai soci del Centro Culturale Valle Brembana, in particolare, riguardo alla ferrovia, la Parte I scritta dal Prof. Felice Riceputi.
- E’ severamente vietato e pericoloso camminare a fianco della linea tramviaria esco dall’area delle partenze/arrivi e percorro la Via B.Bono, sul lato opposto della strada la stazione autolinee.
- qualche foto sull’attraversamento a raso di Via G. David
- Dalla Valle Seriana arriva il tram Sirio ad alimentazione elettrica – TEB Bergamo
- Dopo pochi minuti arriva alle pensiline di Borgo Palazzo il tram che va in direzione opposta
- Angolo tra Borgo Palazzo e Piazza S.Anna, mi sorpassa uno dei primi podisti del 35° Trittico delle Tartarughe
- L’ex-monastero di San Fermo sull’angolo tra Via Ghislandi e Via Santi Maurizio e Fermo
- Scambio binari in Via Santi Maurizio e Fermo, avanti circa 100 mt., al km. progressivo 2,164 la linea si dirama per le due valli riprenderò il nostro tracciato in Via Corridoni ( passaggio chiuso attualmente da un cancello).
- La bella Stazione di Borgo Santa Caterina
- La bella Stazione di Borgo Santa Caterina
- Ponticello ferroviario sulla Morla in Via Lesbia Cidonia
- In fondo alla Via Bezzecca, le vecchie rotaie affiorano dall’asfalto di fronte ad uno degli ingressi della Ditta Reggiani
- Villa a fianco del percorso ferroviario in Via Vezza d’Oglio
- la stazione vista dalla Via Crocefisso
- In Via Pietro Ruggeri da Stabello chiedo informazioni; incontro un uomo e rivoltagli la prima domanda sulla ferrovia mi risponde “sei fortunato oggi, hai incontrato il casellante … ho abitato nella stazione vicina sino al 2001” in effetti mi da indicazioni utili e dettagliate sino alla stazione di Ponteranica. Proseguo per Via delle Casette, oltre gli edifici, si intravede sopra il fosso il ponticello per il passaggio del treno.
- In comune di Ponteranica, la piccola Stazione di Pontesecco al km. 5,055
- Uno sguardo indietro verso la Via Valbona, qui ha inizio il tratto trasformato in pista ciclabile dei Colli di Bergamo.
- Uno sguardo indietro verso la Via Valbona, qui ha inizio il tratto trasformato in pista ciclabile dei Colli di Bergamo.
- Al km 6,222 la Stazione di Ponteranica, la prima parte di fabbricato è stata ora adibita a “Ciclostazione dei Colli” ( progetto nato in collaborazione con il Parco dei Colli di Bergamo e il Comune di Ponteranica)
- Particolare della porta d’ingresso
- Particolare del lampioncino
- La piccola struttura colorata di rosso era destinata per i locali dei servizi igienici
- Un centinaio di metri più avanti la prima galleria, è lunga m. 187 ed è denominata la Galleria della Morla. In seguito ai danni rilevati in di questa galleria, il 17 marzo del 1966 questa ferrovia venne chiusa definitivamente, ma questa era solo una scusa, in quegli anni alle Ferrovie Statali vigeva la regola del “taglio dei rami secchi”, politica adottata per cercare di sanare il buco nelle finanze.
- All’interno della galleria la Mostra Permanente della FERROVIA VALLE BREMBANA – realizzata con il progetto dell’Arch. A. Bettonagli e con il contributo di : ATB Mobilità S.p.a., TEB S.p.a., Ferrovie Turistiche Italiane – Ferrovia del Basso Sebino, Parco dei Colli di Bergamo, Comune di Ponteranica.
- All’interno della galleria la Mostra Permanente della FERROVIA VALLE BREMBANA – realizzata con il progetto dell’Arch. A. Bettonagli e con il contributo di : ATB Mobilità S.p.a., TEB S.p.a., Ferrovie Turistiche Italiane – Ferrovia del Basso Sebino, Parco dei Colli di Bergamo, Comune di Ponteranica.
- All’interno della galleria la Mostra Permanente della FERROVIA VALLE BREMBANA – realizzata con il progetto dell’Arch. A. Bettonagli e con il contributo di : ATB Mobilità S.p.a., TEB S.p.a., Ferrovie Turistiche Italiane – Ferrovia del Basso Sebino, Parco dei Colli di Bergamo, Comune di Ponteranica.
- All’interno della galleria la Mostra Permanente della FERROVIA VALLE BREMBANA – realizzata con il progetto dell’Arch. A. Bettonagli e con il contributo di : ATB Mobilità S.p.a., TEB S.p.a., Ferrovie Turistiche Italiane – Ferrovia del Basso Sebino, Parco dei Colli di Bergamo, Comune di Ponteranica.
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