1°novembre 1900-Nasce il Palermo

Oltre alla Juventus,oggi è il compleanno di un’altra società calcistica di serie A:il Palermo(rinominato U.S. Città di Palermo dopo il fallimento e la rinascita nel 1987)festeggerà il suo compleanno domani sera,quando sarà impegnato nel posticipo del lunedì contro l’Empoli.Tra le realtà più di spicco del Sud,il Palermo non ha allori italiani o europei,ma vanta qualche recente partecipazioni alla Coppa Uefa/Europa League,sotto la gestione Zamparini,ed una finale di Coppa Italia,raggiunta nel 2011.Riviviamo la cronologia delle stagioni.
ecco la storia di wikipedia, mantenendo i link alla pagina originaria, per chi volesse modificare
Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]
Cronistoria dell’Unione Sportiva Città di Palermo | |
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Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]
Colori[modifica | modifica wikitesto]
Inizialmente i colori della squadra erano il rosso e il blu, e solo nel 1907 si scelsero i celebri colori sociali rosa e nero.[10] Sul passaggio a questi colori sono sorte diverse leggende: la più diffusa racconta che il rosso e il blu stinsero in rosa e nero a causa di un candeggio sbagliato, ma il fatto che analoghe storielle circolino sulle nascita delle maglie di altri club mina la credibilità di questa versione. Più realisticamente il rosa e il nero potrebbero rappresentare il rosolio e l’amaro prodotti dalla famiglia di Joseph Whitaker, da bere rispettivamente dopo una vittoria e dopo una sconfitta. L’ipotesi più accreditata resta una lettera inviata nel 1905 da Giuseppe Airoldi a Giosuè Whitaker, convincendolo a cambiare i colori sociali in rosa e nero, come metafora del dolce e dell’amaro a causa dei risultati alterni.[11][12][13] I colori vennero comunque cambiati solo il 27 febbraio del 1907.
Dopo lo scioglimento della società palermitana, causato dalla Prima guerra mondiale, il 16 febbraio 1920 Valentino Colombo, dirigente del Racing FBC, società dai colori sociali bianco-blu, trasformò la denominazione di quest’ultima in Unione Sportiva Palermo, adottando nuovamente i colori rosanero.[14] Gli stessi colori verranno utilizzati per il Palermo quando la società verrà affiliata alla FIGC l’anno successivo. Nel 2007, la maglia del Palermo è entrata nella top 50 delle maglie più belle della storia del calcio, classifica redatta da un gruppo di giornalisti britannici e pubblicata dal quotidiano londinese The Times.[15]
La denominazione Unione Sportiva Città di Palermo nasce per motivi di sponsorizzazione da parte del Comune di Palermo,[16] e negli anni in cui la società ha assunto questo nome si è parlato più volte di un cambio per ritornare alle origini.[16] La denominazione Unione Sportiva Palermo, comunque, è stata acquisita da una società dilettantistica e quindi non è più disponibile.[16]
Simboli ufficiali[modifica | modifica wikitesto]
Stemma[modifica | modifica wikitesto]
Il Palermo ha modificato più volte il proprio stemma. Il primo stemma fu realizzato nel 1920 ed era costituito da uno scudo bicolore bianco/blu con banda trasversale a caratteri neri “Palermo F.B.C.”, tutto in virtù dei colori del Racing F.B.C.[17] Nel 1929 venne adottato un rombo rosanero in pieno stile futurista, a opera del pittore Giuseppe Rizzo su commissione del barone Luigi Bordonaro di Gebbiarossa,[16] Nel 1932, in occasione della storica conquista della Serie A, il presidente Barresi fa rinnovare il distintivo, sostituendo il rombo con un’aquila dorata simbolo della città, che tiene fra gli artigli un ramoscello di ulivo[18] mentre nel 1947 il presidente Stefano La Motta introdusse per la prima volta un’aquila sullo sfondo rosanero.[16] Nel 1979 il Palermo adotta un nuovo stemma societario realizzato dal nuovo sponsor tecnico, l’azienda romana Pouchain: un aquilotto stilizzato all’interno di un rombo.[19] Nel 1987, dopo la rinascita della società, il simbolo utilizzato è un’aquila bianca sullo scudo a simboleggiare la purezza.[16] Nel 1991, sotto la presidenza di Giovanni Ferrara, viene introdotta l’aquila dalle ali spiegate,[16] mentre tre anni dopo l’aquila torna ad avere di nuovo le ali rivolte verso il basso.[16] Il simbolo adottato nel 2000 sotto la presidenza D’Antoni è composto invece da un’aquila dorata, con ali spiegate in parte bianche, su sfondo rosa-nero; i colori sono divisi da una diagonale e la forma del simbolo è uno scudo, con l’intestazione della società in alto.
Inno[modifica | modifica wikitesto]
Il Palermo non ha un proprio inno ufficiale, nonostante la stessa società rosanero avesse bandito un concorso nella seconda metà degli anni 2000. Si ricordano comunque diversi brani, come quello scritto dal musicista Manno e pubblicato dalla casa editrice palermitana Alfano in occasione della prima promozione in Serie A della storia del Palermo,[20]quello interpretato da Alamia e Sperandeo all’indomani della rinascita dopo il fallimento del 1987, dal titolo U sapuri ri gol (in italiano Il sapore dei gol)[21] o vari brani scritti da Rino Martinez con la collaborazione di alcuni giocatori del momento.
Mascotte[modifica | modifica wikitesto]
La mascotte ufficiale della squadra è Kurò, un aquilotto con una maglietta numerata 04, anno del ritorno in Serie A della squadra (il 2004 appunto).[22]
Strutture[modifica | modifica wikitesto]
Stadio[modifica | modifica wikitesto]
Il Palermo gioca le sue partite interne allo Stadio Renzo Barbera, da sempre di proprietà del Comune.
Curva Nord del Renzo Barbera
Lo stadio venne inaugurato nel 1932 con il nome “Stadio del Littorio“. La partita inaugurale venne giocata il 24 gennaio 1932 contro l’Atalanta: il Palermo vinse 5-1. Nel 1936 fu rinominato “Stadio Michele Marrone”, in onore del soldato siciliano insignito della Medaglia d’oro al valor militare e morto nella guerra civile spagnola.[23]
Nel 1948 lo stadio cambiò nome, anche se non ufficialmente, in “Stadio La Favorita“, trovandosi all’interno del parco omonimo che dalla città conduce a Mondello, sotto il Monte Pellegrino. In quegli anni fu anche ristrutturato togliendo la pista da corsa e aggiungendo due curve che aumentarono la sua capacità a 30.000 posti a sedere.[23] Nel 1984 fu ulteriormente allargato a 55.000 posti, con la costruzione del secondo anello delle curve e della gradinata. In occasione del Mondiale di Italia ’90 lo stadio fu ristrutturato con l’aggiunta di sedili e con la diminuzione della capacità a 36.422 posti. Durante i lavori la squadra rosanero fu costretta a giocare le sue partite interne nel campo della non troppo vicina città di Trapani, tuttavia le partite avevano al loro seguito un consistente pubblico proveniente dal capoluogo siciliano. Durante la ristrutturazione del 1989 cinque dipendenti morirono in seguito al collasso di una sezione dello stadio.[23] Nel 2002 lo stadio cambiò di nuovo nome in “Stadio Renzo Barbera”, in onore del celeberrimo presidente del Palermo degli anni settanta.[23]
Durante la sua gestione, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha più volte proposto la costruzione di un nuovo impianto polifunzionale con diversi servizi, quali cinema multisala, palestre, ristoranti, una clinica, skybox, attività commerciali varie ed un museo dello sport.[24] L’area scelta per la costruzione del nuovo stadio sarebbe stata individuata dove sorge il Velodromo Paolo Borsellino, a breve distanza da un centro commerciale di proprietà dello stesso Maurizio Zamparini. L’amministrazione comunale su questo tema si è divisa, in quanto il velodromo è un impianto di recente costruzione, per il quale l’amministrazione deve pagare ancora le rate del mutuo. Nei primi mesi del 2009 sono stati fatti i primi passi avanti da parte dell’amministrazione comunale in favore del nuovo progetto. Questi sforzi hanno portato nel dicembre del 2009 alla presentazione ufficiale da parte del Palermo Calcio al Comune di Palermo,[25] alla Regione Siciliana e al CONI del nuovo impianto[26] che dovrebbe chiamarsi “Stadio della Sicilia”.[27] L’investimento oneroso sarebbe pari a circa 300-400 milioni di euro[28] per uno stadio di circa 34.000 posti a sedere con circa 0,80 metri quadrati per spettatore.[29] Il 14 novembre 2011 è stato presentato il progetto virtuale.[30]
Centro di allenamento[modifica | modifica wikitesto]
Gli allenamenti della squadra si svolgono invece presso il Campo Tenente Onorato a Boccadifalco, area militare per cui non è possibile assistere dal vivo agli allenamenti se non si è muniti di pass come i giornalisti.
Il 12 luglio 2013, a Carini, è stato presentato il progetto per il nuovo centro sportivo della società, per opera dell’architetto Gino Zavanella, nel territorio tra Carini e Montelepre. È un’opera da 15 milioni di euro e riguarda tanto la prima squadra quanto le giovanili, infatti saranno presenti una foresteria con quarantasei posti letto, sei campi in erba naturale e altri in erba sintetica, una tribuna da mille posti a sedere, un settore dedicato ai giornalisti in cui svolgere le conferenze stampa, un parcheggio e un ristorante.[31][32]
Società[modifica | modifica wikitesto]
La società ha spesso cambiato sede sociale durante gli anni.
La prima sede storica è stata quella di via Libertà, mantenuta per dieci anni. Seguono vari periodi in indirizzi diversi, e mai per più di quattro stagioni fino al periodo 1949-1956, quando la sede è stata in via Emerico Amari, 162.
Dal 1956 al 1983 la dirigenza aveva i suoi uffici presso lo Stadio della Favorita a piano terra, sotto la tribuna, mentre nel triennio 1983-1986 la sede è stata in via Fondo Trapani, 17/B.
La società che nacque nel 1987 posizionò la propria sede in via dei Nebrodi, fino al 1990, in attesa della ristrutturazione della Favorita per i Mondiali 1990.
Ultimati i lavori allo stadio, gli uffici sono tornati in viale del Fante, 11, al primo, secondo e terzo piano della Torre Nord.[33]
Anni | Luogo | Via |
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1900-1910 | via Libertà | |
1911-1915 | Sport Club | via Mariano Stabile |
1922-1923 | via Pasquale Calvi, 7 | |
1923-1926 | Palazzo Sambuca | via Alloro |
1928 | Caffè del Massimo | |
1929-1930 | Palazzo Trigona di Sant’Elia | piazza della Rivoluzione |
1930-1933 | via Emerico Amari, 162 | |
1933-1937 | via Ruggero Settimo, 57 | |
1937-1940 | Palazzo Riso | |
1942-1943 | piazza Castelnuovo, 1 | |
1947-1949 | Palazzo Villafranca | via Sperlinga |
1949-1956 | via Emerico Amari, 162 | |
1956-1983 | Stadio della Favorita | viale del Fante, 11 |
1983-1986 | via Fondo Trapani, 17/B | |
1987-1990 | via dei Nebrodi, 55 | |
dal 1990 | Stadio della Favorita/Renzo Barbera | viale del Fante, 11 |
Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]
Dal sito internet ufficiale della società[34]
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Sponsor[modifica | modifica wikitesto]
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Settore giovanile[modifica | modifica wikitesto]
Il settore giovanile del Palermo è formato da squadre che giocano nei campionati Primavera, Allievi Nazionali e Regionali, Giovanissimi Nazionali e Regionali, Esordienti A e B e Pulcini A, B e C.[40]
I trofei conquistati sono cinque: la Coppa Allievi Professionisti nella stagione 1997-1998, il Campionato Nazionale Dante Berretti nella stagione 2000-2001, il Campionato Primavera nella stagione 2008-2009 e due campionati Giovanissimi Regionali consecutivi nelle annate 2011-2012 e 2012-2013.
Fino al 2007 la sede di allenamenti e partite è stato il Velodromo Paolo Borsellino, quindi le attività della Primavera si sono svolte al Centro Sportivo Universitario di Palermo, in Via Altofonte. A partire dalla stagione 2012-2013 la squadra gioca allo Stadio Comunale di Santa Flavia, in contrada Torremuzza, in un campo di erba sintetica.[41]
La formazione Primavera ha partecipato dodici volte al Torneo di Viareggio, con 15 vittorie, 15 pareggi e 16 sconfitte (66 gol fatti e 49 subiti). In questo trofeo il migliore piazzamento è costituito dal raggiungimento dei quarti di finale, occorso in quattro edizioni.[42]
Fino al 2007 i giocatori erano tutti o quasi palermitani,[43][44][45][46][47] mentre solo successivamente sono stati acquistati giovani provenienti da altre zone d’Italia e pure dall’estero.[48]
Il Palermo Primavera vince lo scudetto di categoria nella stagione 2008-2009, quindi perde la Supercoppa Italiana Primavera dopo i calci di rigore contro il Genoa nel 2009.
Il 28 aprile 2010 è stato presentato il Palermo Junior Camp, il primo campus estivo della società dedicato ai ragazzini dagli 8 ai 12 anni.[49][50]
Nella stagione 2010-2011 è stata affidata all’allenatore della prima squadra Delio Rossi la responsabilità dell’intero settore tecnico del Palermo, con l’obiettivo primario di permettere un rapido ingresso dei giovani in prima squadra.[51] Era stato infatti deciso di far seguire alla Primavera schemi e moduli della prima squadra.[52]
Nella stagione 2012-2013 è stato determinato il record di calciatori convocati nelle varie rappresentative nazionali italiane, diciassette.[53]
Nella stagione 2013-2014 la Primavera raggiunge per la prima volta la semifinale del Torneo di Viareggio, perdendo ai tiri di rigore contro i belgi dell’Anderlecht,[54] mentre gli Allievi Nazionali raggiungono per la prima volta le finali Scudetto.[55]
Media[modifica | modifica wikitesto]
Dalla stagione 2007-2008, l’U.S. Città di Palermo ha sospeso la pubblicazione della rivista ufficiale, tale pubblicazione è stata sostituita dal match program che viene distribuito gratuitamente prima dell’ingresso in campo durante le gare casalinghe dei rosanero. L’allora amministratore delegato Rinaldo Sagramola ha più volte annunciato l’intenzione di attivare un canale tematico, Palermo Channel.[56] Nei pressi dello stadio è comparsa, durante la stagione 2007-2008 la pubblicità di un canale tematico ma la dirigenza rosanero ha smentito fosse un canale ufficiale.[57]
Il canale tematico ufficiale, anch’esso denominato Palermo Channel TV è stato inserito nel pacchetto della piattaforma digitale terrestre dahlia TV a partire dal 26 agosto del 2010ed è stato disponibile ad un costo di €8.00 mensili.[58][59] L’iniziativa è stata presentata dall’allora amministratore delegato Rinaldo Sagramola il 3 giugno.[60] Sul canale è stato possibile vedere tutte le partite in differita di tre ore, le interviste esclusive, gli allenamenti e le partite della formazione Primavera.[61] Il canale termina le trasmissioni il 25 febbraio2011 a seguito della chiusura di dahlia TV.
Il 13 dicembre 2011, su iniziativa del Presidente Maurizio Zamparini, sono partite le trasmissioni di “Prima Radio Radio”, sulla frequenza 90.6 FM di Palermo.[62] Dal 29 gennaio2013 le trasmissioni sono terminate.[63]
Il Palermo usa come canali ufficiali per distribuire le notizie:
- il sito internet Palermocalcio.it (dal 10 agosto 2012 anche in lingua inglese)[64]
- il sito internet per smartphone m.palermocalcio.it
- un’app ufficiale per iOS e una per Android
- una fan page su Facebook
- una pagina ufficiale su Twitter, @palermocalcio.it, nata in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’allenatore Gennaro Gattuso; il primo hashtag creato è stato #rinorosanero.[65]
- un canale ufficiale YouTube chiamato “U.S Città di Palermo, nato il 23 dicembre 2013.[66] Il suo primo video è chiamato #Un2014TuttoRosa
- un canale ufficiale Instagram chiamato “palermocalcioit”, nato il 13 luglio 2013. La sua prima foto ufficiale viene scattata durante il ritiro Austriaco a Sankt Lambrecht il 13 luglio 2013.
Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]
Allenatori[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito l’elenco degli allenatori a partire dal 1921 ad oggi.[67][68][69][70]
Presidenti[modifica | modifica wikitesto]
Il Palermo ha avuto molti presidenti illustri e dalle personalità molto spiccate sin dalle origini. Società fondata Ignazio Majo Pagano, presidente dal 1904 al 1908, il primo presidente fu Edward De Garston. Luigi Majo Pagano, figlio di Ignazio, fu presidente nel 1935.[73]
Altra personalità spiccata fu Raimondo Lanza di Trabia, di famiglia nobiliare, che sarebbe anche il padre del calciomercato moderno,[74][75][76][77] al quale sembrerebbe dedicata che la famosa canzone di Domenico Modugno, Vecchio frack.[78] Renzo Barbera, anch’egli esponente della nobiltà palermitana, imprenditore di latte e olio, fu il presidente della promozione in Serie A degli anni settanta e delle prime due finali di Coppa Italia: uomo appassionato, arrivò anche ad ipotecare molte sue proprietà per pagare gli stipendi ai giocatori.[74]
Dal 2002 il presidente è Maurizio Zamparini, già massimo dirigente del Venezia Calcio, imprenditore friulano che rilevò il pacchetto azionario di maggioranza da Franco Sensi per una cifra tra i 18 ed i 22 milioni di euro.[79]
Di seguito l’elenco dei presidenti a partire dall’anno di fondazione.[80]
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Calciatori[modifica | modifica wikitesto]
Vincitori di titoli[modifica | modifica wikitesto]
- Campioni del mondo
Cristian Zaccardo (Coppa del Mondo FIFA – Germania 2006)
Andrea Barzagli (Coppa del Mondo FIFA – Germania 2006)
Fabio Grosso (Coppa del Mondo FIFA – Germania 2006)
Simone Barone (Coppa del Mondo FIFA – Germania 2006)
- Vincitori della Copa América
- Vincitori del Campionato d’Europa Under 21
Capicannonieri[modifica | modifica wikitesto]
- Carlo Radice (1931-1932), Aurelio Pavesi De Marco (1947-1948), Santiago Vernazza (1958-1959), Giacomo La Rosa (Serie B 1973-1974), Giovanni De Rosa (1981-1982),Luca Toni (2003-2004)
Il Palermo e le Nazionali di calcio[modifica | modifica wikitesto]
In grassetto i giocatori ancora militanti nel Palermo
- Presenze di tesserati nella Nazionale italiana
Giocatore | Ruolo | Presenze | Reti |
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Andrea Barzagli | Difensore | 23 | 0 |
Fabio Grosso | Difensore | 20 | 3 |
Cristian Zaccardo | Difensore | 17 | 1 |
Simone Barone | Centrocampista | 14 | 1 |
Federico Balzaretti | Difensore | 12 | 0 |
Luca Toni | Attaccante | 10 | 2 |
Mattia Cassani | Difensore | 8 | 0 |
Antonio Nocerino | Centrocampista | 5 | 0 |
Marco Amelia | Portiere | 3 | -4 |
Aredio Gimona | Centrocampista | 3 | 3 |
David Di Michele | Attaccante | 3 | 0 |
Salvatore Sirigu | Portiere | 2+2[81] | -2 + -3[81] |
Carlo Mattrel | Portiere | 2 | -3 |
Franco Brienza | Attaccante | 2 | 0 |
Andrea Caracciolo | Attaccante | 2 | 0 |
Aimo Diana | Centrocampista | 1 | 0 |
Andrea Belotti | Attaccante | 8[82] | 3 |
Valerio Verre | Centrocampista | 6[83] | 0 |
Franco Vazquez | Centrocampista | 2 | 0 |
- Presenze di tesserati in altre Nazionali
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
- 1929-1930 (girone Sud)
- 1941-1942 (girone finale B)
- 1987-1988 (girone D)
- 1910, 1912, 1913, 1914, 1915
- 1908
- 1920
- 1944-1945
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
- Torneo di Tunisi: 1
- 1923
Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]
- 2000-2001
- Coppa Allievi Professionisti: 1
- 1997-1998
- Campionato Giovanissimi regionali: 2
- 2011-2012,[92] 2012-2013
Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]
- Finale: 2000-2001
Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]
Partecipazioni ai campionati[modifica | modifica wikitesto]
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1º | Prima Divisione | 5 | 1921-1922 | 1925-1926 | 34 |
Divisione Nazionale | 1 | 1945-1946 | |||
Serie A | 28 | 1932-1933 | 2015-2016 | ||
2º | Prima Divisione | 1 | 1926-1927 | 44 | |
Campionato Meridionale | 1 | 1928-1929 | |||
Serie B | 42 | 1930-1931 | 2013-2014 | ||
3º | Prima Divisione | 1 | 1929-1930 | 11 | |
Serie C | 1 | 1941-1942 | |||
Serie C1 | 9 | 1984-1985 | 2000-2001 | ||
4° | Serie C2 | 1 | 1987-1988 | 1 |
In tre stagioni (1927-1928, 1940-1941, 1986-1987) la società è rimasta inattiva per fallimento.
Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]
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Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito le top 10 dei primatisti di presenze e reti.[senza fonte]
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Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]
La tifoseria palermitana è protagonista del romanzo Palermo nel cuore di Pietro Scaglione.[93]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Negli anni settanta, prima dell’affermarsi del fenomeno ultras, la curva era guidata da alcune figure rimaste celebri nella tifoseria rosanero, come ad esempio Pinu u tasciu (tasciu in siciliano sta a significare qualcosa di cattivo gusto, estetico e non)[94] e Vicè u pazzu (il pazzo).[95] Quest’ultimo seguiva la squadra in tutte le trasferte d’Italia, e al suo funerale fu presente il Presidente Renzo Barbera, il quale dichiarò: «Non potevo dimenticare una persona che mi ha sostenuto in tutti gli anni in cui sono stato alla guida del Palermo, era il minimo che potessi fare. Ad ogni viaggio me lo trovavo accanto, mi sentivo in dovere di accompagnarlo in questa sua ultima trasferta. I vecchi amici non si scordano mai».[96]
Il primo gruppo organizzato è stato il Club Pitrè, poi espansosi e denominatosi Angeli della Nord, fondato nel 1974. Tre anni dopo Franco D’Arpa fonda i Commandos Aquile. Nel 1980 ai Commandos Aquile si affiancano le Brigate Rosanero (fondate da Johnny Giordano) e i Warriors Ultras Palermo (guidati da Sesto Terrazzini). Nella seconda metà degli anni ottanta, i Commandos Aquile e alcuni ragazzi del gruppo fondarono la Vecchia Guardia. Nel 1999 nasce il gruppo UCS – Ultras Curva Sud.[97]
In Curva Nord i principali gruppi sono i Warriors Ultras Palermo, le Brigate Rosanero,[98] gli Ultras Curva Nord[99] e il Borgo Vecchio Sisma;[100] concludono il quadro i Boys Zen,[101] il Club Filiciuzza, i Warriors Arenella, il Club Carini, le Brigate Uditore e gli Angeli della Nord.[102][103] In Curva Sud il gruppo organizzato è quello degli UCS – Ultras Curva Sud.[104][105]
Fra ottobre e novembre del 2013 gli ultras della curva nord si dividono, formando prima tre e poi due gruppi distinti: uno rimasto nel tradizionale anello superiore e uno spostatosi in quello inferiore.[106][107]
La maggior parte dei tifosi del Palermo proviene dalla città e dai dintorni. Tuttavia la squadra rosanero è molto popolare in gran parte della Sicilia occidentale e tra gli emigranti siciliani stabilitisi nel nord dell’Italia, risultando una delle compagini con più seguito di sostenitori nelle partite in trasferta. I tifosi del Palermo sono presenti anche all’estero, soprattutto nei luoghi interessati da forte immigrazione siciliana, come gli Stati Uniti. Alcuni tifosi del Palermo che vivono a Solingen, in Germania, hanno anche fondato una squadra che si chiama “FC Rosaneri”.[108][109]
Il numero degli abbonati allo stadio non ha mai superato la decina di migliaia fino alla stagione 2003-2004, ultimo anno di Serie B dell’era Zamparini.[110] In seguito, nella prima stagione in Serie A dopo 31 anni, i tifosi rosanero hanno fatto registrare il record di oltre 33.000 abbonamenti, cioè quasi l’intera capacità dello Stadio Renzo Barbera.[111]
Nel 2006, dopo la trasferta di Cagliari in cui i provvedimenti di Daspo colpirono quasi cento ultras palermitani, in Curva Nord venne esposto per tutto il prosieguo della stagione lo striscione recante la scritta: «Arresti, diffide, obbligo di firma e di dimora, ma non sono un criminale e lo dice la Storia!».[97]
Secondo un sondaggio del 2008 la squadra conta circa 1.470.000 tifosi in Italia, posizionandosi all’interno della top ten tra le squadre italiane con più tifosi.[112]
Prima dell’inizio della stagione 2009-2010, la società ha ritirato la maglia numero 12 in segno di riconoscimento verso i tifosi palermitani, considerati il 12º uomo in campo.[113]
Il 13 luglio 2012 la tifoseria del Palermo è stata riconosciuta come la più corretta nella stagione 2011-2012, ottenendo il riconoscimento Trofeo Fair-Play “Gaetano Scirea” istituito dal Consiglio della Lega Serie A.[114]
A partire dalla stagione 2014-2015 i gruppi dell’anello superiore della Curva Nord, vale a dire Brigate rosanero, Warriors, Angeli della Nord, Arenella e Baaria rosanero, hanno deciso di unirsi sotto il nome “Ultras Palermo 1900” «con lo scopo di rendere più forte e coeso l’incitamento verso i nostri amati colori».[115]
Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]
I tifosi del Palermo sono legati a quelli del Lecce da un pluriennale gemellaggio[116] che induce molti tifosi delle due squadre a sventolare vessilli dell’altra squadra durante le partite. Questo gemellaggio ha resistito, consolidandosi, anche a una delicata partita, decisiva per la promozione in Serie A, nel 2003, terminata 3-0 per i salentini. L’incontro, giocato all’ultima giornata del campionato, avrebbe deciso la promozione in massima serie di una delle due squadre, promozione conquistata quindi dal Lecce.
A parte questo storico gemellaggio, altre tifoserie con le quali gli ultras rosanero hanno rapporti di stima ed amicizia sono quelle del Siracusa, del Marsala,[117] del Padova e delCesena. Inoltre ci sono altri rapporti di stima tenuti in vita da singoli gruppi della Curva Nord: come quello con i tifosi del Napoli (amicizia con le Brigate Rosanero e con il Borgo Vecchio Sisma), o quello con i tifosi della Roma (amicizia con i Warriors Ultras Palermo).[118]
La rivalità storica e più sentita è col Catania, al punto da rendere frequenti gli scontri tra le due tifoserie in occasione del Derby di Sicilia. Tale rivalità nasce agli inizi della storia dei due club, allorquando si giocavano le prime amichevoli, per acuirsi negli anni ottanta quando il Palermo perse a tavolino il derby col Catania alla “Favorita” imponendosi però sul campo con gol di Giampaolo Montesano. L’apice si raggiunse però il 2 febbraio 2007 agli scontri di Catania durante i quali l’ispettore capo di polizia Filippo Raciti perse la vita.[119]
Le altre rivalità, meno sentite rispetto a quella con i rossoazzurri, sono quelle con Bari[120], Messina, Crotone[121] , Hellas Verona e Fiorentina[122][123]
Con i giallorossi in particolare la rivalità si acuì durante la stagione 2000-2001, dove Palermo e Messina lottavano testa a testa per il primo posto nel campionato di Serie C1 girone B: poiché il Palermo riuscì a guadagnare vantaggio rispetto alla rivale, il presidente giallorosso dell’epoca insinuò che i rosanero stessero ricevendo dei favoritismi arbitrali, accusando così sia la parte arbitrale, sia la società rosanero.[119]
Organico[modifica | modifica wikitesto]
Rosa[modifica | modifica wikitesto]
Aggiornato al 1º settembre 2015[124]
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Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]
Dal sito internet ufficiale della società.[34][125]
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Breve storia,presa da Wikipedia
La storia del Palermo inizia il 1º novembre 1900[8] per volere di Ignazio Majo Pagano, anche se fonti ormai confutate dicevano che la squadra fosse stata fondata due anni prima per iniziativa di Joseph Isaac Spadafora Whitaker e Joshua Whitaker e di altri inglesi trasferiti a Palermo.[9] Nacque quindi l’Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club, che nel 1907 cambiò nome in Palermo Foot-Ball Club. Nei primi anni gioca nelle serie interregionali e vince alcune competizioni limitate al sud Italia, come la Coppa Lipton.
All’unificazione dei campionati, nel 1929, il Palermo parte dalla Prima Divisione, la Serie C dell’epoca, e in pochi anni arriva per la prima volta nella sua storia in Serie A, disputandola per la prima volta nella stagione 1932-1933 e rimanendovi per alcuni anni.
Negli anni del dopoguerra disputa campionati ad alterne fortune facendo spesso la spola tra la Serie A e la Serie B, negli anni settantaarriva per due volte ad un passo dalla vittoria della Coppa Italia perdendo in finale con Bologna e Juventus. Il periodo più critico arrivò a metà degli anni ottanta quando la squadrà fallì e venne rifondata un anno dopo, nel 1987, cambiando nome e ragione sociale e ripartendo dalla Serie C2 dove disputò una sola stagione. Per molti anni restò a cavallo tra la Serie C1 e la Serie B, arrivando in una stagione a lottare per la promozione in Serie A e vincendo comunque una Coppa Italia di Serie C.
La svolta arriva il 20 luglio del 2002 quando Maurizio Zamparini rileva da Franco Sensi la società, che in quel momento militava in Serie B, riuscendo in sole due stagioni a riportarla nella massima serie dopo 31 anni di assenza. L’anno dell’esordio in Serie A il Palermo raggiunge, per la prima volta nella sua storia, la qualificazione in Coppa UEFA, cosa che riesce anche nelle due stagioni successive. Sotto la guida di Delio Rossi nella stagione 2009-2010 la squadra torna a centrare l’obiettivo europeo, battendo diversi record e mancando la qualificazione alla Champions League per soli due punti di distacco dal quarto posto; mentre nella stagione successiva i rosanero centrano la terza finale diCoppa Italia della loro storia, subendo ancora una sconfitta, stavolta a opera dell’Inter per 3-1. Al termine della stagione 2012-2013 il Palermo retrocede in Serie B dopo 9 anni consecutivi disputati in Serie A, tornando in massima serie l’anno successivo con la vittoria del campionato di Serie B 2013-2014.
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