Comuni della Bergamasca – Foppolo, Carona, Valleve

In questa puntata di Comuni della Bergamasca inglobiamo tre comuni vicini territorialmente oltre che tutti con la stessa qualità del “turismo bianco”, essendo paesi a 1.600 metri d’altitudine dell’Alta Val Brembana, al confine con la provincia di Sondrio. Non molto popolati, tutti e tre i paesi, Foppolo, Carona e Valleve, messi insieme farebbero un unico grande comune.
it.wikipedia.org/wiki/Foppolo
Foppolo (Fòpol in dialetto bergamasco[3]) è un comune italiano di 207[4] abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia.
Situato in Alta Val Brembana, dista circa 58 chilometri a nord dal capoluogo orobico.
Cenni storici
Le origini del paese sono tuttora molto incerte. Alcune ipotesi sostengono che i Romani, arrivati in molte località dell’alta valle Brembana per lo sfruttamento delle miniere, giunsero anche a Foppolo per utilizzare le risorse minerarie presenti in località Cadelle.
Altri invece asseriscono che i primi abitanti furono i pastori mandriani che, sin dall’epoca medievale, trasferivano le mandrie presso gli eccellenti pascoli di Foppolo durante i mesi estivi, per poi abbandonare la zona durante la fredda stagione invernale, che qui presentava temperature gelide anche a causa della conformazione territoriale del luogo, inserito tra anguste vallette, che assumevano l’aspetto di cavità del terreno. Ed è da questa caratteristica, che in dialetto locale si esprime con Foppa che vuol dire piccola conca (traslato poi in Foppolo), dal quale deriva il toponimo. All’allevamento dei bovini, nell’economia tradizionale di Foppolo, si accompagnava la fabbricazione dei formaggi, smerciati alla frequentatissima fiera di Branzi.[5]
Gli abitanti di Foppolo in buona parte mandriani vi dimoravano soltanto dal giugno al settembre per il pascolo delle mandrie per discendere poi nel piano lombardo. Gli eccellenti pascoli di Foppolo alimentano ottimo bestiame. Industria di Foppolo oltre l’allevamento dei bovini è la fabbricazione dei formaggi che vengono smerciati alla frequentatissima fiera di Branzi.
Non sono molti i documenti scritti che attestano l’esistenza del piccolo borgo: il principale, risalente all’anno 1331, è uno statuto nel quale Foppolo veniva menzionato come borgo facente parte dell’unità amministrativa comprendente i vicini Carona, Valleve,Cambrembo, e Fondra.[5]
Scarse sono le notizie riferite anche all’epoca medievale, della quale si sa che il borgo venne posto nel feudo facente capo alla famiglia ghibellina dei Visconti, che diedero il permesso, ad ogni persona appartenente alla loro fazione, di uccidere un guelfo. Nonostante questo non ci sono giunti documenti che attestano di lotte avvenute sul suolo comunale. Si sa inoltre che si verificò un ulteriore sviluppo delle miniere di ferro, tanto che il territorio venne parzialmente disboscato per favorire tale attività.
Nel 1452 Foppolo si staccò come comune da Valleve, e nel 1481 venne fondata una piccola chiesa parrocchiale con tre altari: Mons. Federico Cornelio nella visita pastorale del 1624 riportando i dati di una pergamena allora in possesso del Parroco, scrive:
« Hoc templum anno 1481 consecratume est a Paganino A.S.Paulo episcopo Dultenensi (?) a Ludovico Donato Bergomi episcopo deputato qui statuit eius amniversarium fieri debere die 9 septembris, at suplliciter efflagitantibus incolis huius parocchiae ut majori cultu celebraretur Petrus Lipomanus in diem S. Rocchi videlicet die Augusti ennuens eorum supplicationibus transtulit anno 1525 die 21 Iulii[6][5] » |
Nel corso del XVI secolo il paese, dopo essere entrato a far parte della Repubblica di Venezia, ottenne l’autonomia amministrativa e fu inserito nel distretto amministrativo della Valle Brembana Oltre la Goggia, che comprendeva tutti i comuni dell’alta valle, con capoluogo posto a Valnegra e godeva di sgravi fiscali e numerosi privilegi.
La vita del borgo si sviluppava anche intorno a due confraternite: quella della S.S. Sacramento, eretta dal Rev. Visitatore di S. Carlo durante la sua visita (3 ottobre 1575) e l’altra del S. Rosario. Dell’Oratorio di San Rocco di Foppolo in monte, nominato dal suddetto visitatore, esistono forse appena le fondamenta. L’attuale chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta venne ricostruita nel 1735 sotto il parroco Don Giovanni Maria Dominoni, a seguito della distruzione della precedente da parte di una valanga, e consacrata da Mons. Vescovo Redetti durante la visita pastorale del 2 luglio 1737.[5]
Con l’arrivo della dominazione austriaca, il territorio fu soggetto a forti dazi e tasse, che affossarono le esportazioni del ferro e fecero cadere in una crisi irreversibile l’economia valligiana.
Al Passo Dordona sul confine tra la provincia di Sondrio e Bergamo è possibile ancora osservare i resti delle trincee risalenti allaprima guerra mondiale. Queste trincee poste sul crinale Orobico non furono costruite lungo il fronte del combattimento, ma servivano come seconda linea difensiva, in caso di sfondamento austriaco attraverso l’alta Valtellina, per evitare che le truppe asburgiche raggiungessero in breve tempo Milano. Il generale Cadorna ordinò pertanto la costruzione di trincee e postazioni d’artiglieria lungo il tratto occidentale del versante Orobico che offriva alcuni passi di facile accesso, come il Passo di San Marco e ilPasso Dordona.[7]
In preparazione dello sforzo bellico, venne anche costruito un tratto di carrozzabile militare da Valleve a Cambrembo. Il tratto, allargato e risistemato, venne prolungato fino a Foppolo in epoca fascista, su impulso del podestà Antonio Bianchi, ed inaugurato nel 1934 intitolandolo ad Arnaldo Mussolini (fratello di Benito).[5] La strada carrozzabile tolse dall’isolamento il paese, fino ad allora raggiungibile soltanto tramite anguste e pericolose mulattiere da Valleve, e permise più avanti la realizzazione degli impianti di risalita per la stagione invernale con il conseguente sviluppo turistico con hotel e nuovi appartamenti.
A partire dal secondo dopoguerra il paese ha visto un rilevante incremento turistico, facendo diventare il paese una delle mete più rinomate delle montagne bergamasche per quanto riguarda gli sport invernali. Ciò ha permesso a Foppolo di non risentire, al pari dei paesi vicini, del fenomeno dell’emigrazione e dello spopolamento del territorio. Dalle visite pastorali risulta che gli abitanti di Foppolo nel 1575 erano 110; nel 1699, 270; nel 1780, 150; nel 1858, 172; nel 1920, 165; nel 1945, 137.[5]
Foppolo, così come la vicina Valleve resta comunque un territorio di alta montagna naturalmente soggetto al fenomeno delle valanghe: il 12 gennaio 1977 una valanga si staccò da poco sotto la vetta del monte Arete (2.227 metri) e, percorrendo il canale Vallesino, si abbatté con estrema violenza sulla parte bassa dell’abitato di Foppolo, investendo numerosi condomini e abitazioni, oltre alla chiesa, che riportò non pochi danni. La vittime furono in totale otto, e il paese rimase isolato per una settimana.[8]
Il territorio
Il territorio di Foppolo si divide in parecchie contrade: Arale, Costa, Moretti, Piano, Rovera, Sponda, Teggie, Cortivo, e Vendulaperto. Molte di queste sono disabitate, ma mantengono intatto lo stile rurale che le ha contraddistinte nel corso dei secoli.
Il nucleo storico invece ha visto stravolgere il proprio aspetto nel nome del turismo: centinaia di appartamenti, adibiti alla funzione di “seconde case”, costruiti un po’ ovunque, hanno completamente snaturato l’originale paesaggio.
Dal punto di vista storico, si può ancora ammirare la chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta. Edificata nel XVIII secolo in luogo di un’altra, originaria del XV secolodistrutta da una valanga, è composta da tre altari e custodisce opere di buon pregio, tra le quali una Pietà in legno del XV secolo. Si possono ancora ammirare le varie contrade di antica realizzazione, rimaste ancora intatte..
Lo sviluppo del turismo alpino
Le sempre crescenti offerte turistiche di Foppolo si basano sull’ottima posizione geografica del paese. Numerose sono infatti le possibilità che vengono offerte al turista: in estate si possono compiere numerosissime escursioni, adatte ad ogni tipo di utenza, tra le quali spiccano quelle ai vicini Monte Toro e Pegherolo, al passo di Valcervia, del Porcile e del Dordona, dove si possono ancora vedere le trincee verso la Valtellina, ma anche ai laghi Moro, Foppa e Delle Trote, tutti abbondantemente al di sopra di quota 2000 metri s.l.m. La conca di Foppolo è circondata dai Monte Valgussera (2200 m), Pizzo del Vescovo (2175 m), Pizzo Corno Stella (2621 m), Monte Toro (2524 m), Monte Cadelle (2483 m), Monte Valegino (2415 m), Monte Arete (2227 m), Monte Cavallo (2323 m sopra San Simone) e il Monte Pegherolo (2369 m).
Durante il periodo invernale Foppolo diventa il centro sciistico più importante delle Orobie bergamasche, con una grande quantità di piste da sci. La località sciistica è collegata, sci ai piedi, con le piste di Carona Carisole creando un comprensorio con 12 impianti che servono 26 piste per un totale di circa 30 km da un’altezza di 1635 m a 2200 m del Monte Valgussera. A Foppolo è presente anche una pista da fondo in località Convento con un percorso da 3 km circa. Il tutto con una grande scuola sci, Scuola Italiana Sci Alta Valle Brembana (che comprende tutte le località della Valle Brembana), la Scuola Sci 90 di Foppolo, la Scuola Brembo Extreme Foppolo, la Shedschool di Foppolo e la Scuola Sci San Simone. A Foppolo è presente anche uno snowpark curato dai ragazzi della ShedSchool in località K2, servito da una nuova manovia. A pochi chilometri di distanza si trovano le piste di San Simone (Valleve) che rientrano nel comprensorio Brembo Superski.
Clima
Stazione meteorologica di Foppolo
Foppolo | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Altitudine | 1.520 m s.l.m. |
Codice WMO | non pervenuto |
Codice ICAO | non pervenuto |
T. media gennaio | -2,1 °C |
T. media luglio | 13,6 °C |
T. media annua | 5,7 °C |
Prec. medie annue | non disponibili mm |
Coordinate | 46°03′00″N9°44′24″E |
La stazione meteorologica di Foppolo è la stazione meteorologica di riferimento relativa alla località di Foppolo.
Coordinate geografiche
La stazione meteo si trova nell’Italia nord-occidentale, in Lombardia, in provincia di Bergamo, nel comune di Foppolo, a 1.520 metri s.l.m. e alle coordinate geografiche 46°03′N 9°44′E.
Dati climatologici
In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a -2,1 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +14,8 °C [1].
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[9]
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 giugno 2004 | in carica | Giuseppe Berera | lista civica Per Foppolo | sindaco |
http://www.foppolo.provinciabergamasca.com/webcamfoppolo.html cliccando quì è possibile vedere splendide immagini ingrandite di Foppolo con la “webcam”.
http://www.comune.foppolo.bg.it/PortaleNet/portale/CadmoDriver?_token=SEARCHENGINESXOK&codice_comune=FOPPOLO&_page=pHomePage&_state=initial&_action_do_home_siscotel=1 sito istituzionale del comune

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http://www.valbrembanaweb.org/foppolo.html
SCIARE A FOPPOLO IN VAL BREMBANA
Foppolo è la piu’ importante Stazione invernale della Provincia, situata all’estremita’ della Valle Brembana. Foppolo fa parte del Comprensorio Bremboski, skipass unico con Carona e S.Simone Ski. Foppolo presenta una ricettivita’ moderna ed ampia,ed offre agli appassionati le sue lunghe Piste di Sci, adatte sia a principianti che agli sportivi provetti. Foppolo è situata in zona molto nevosa, grazie alla favorevole posizione l’innevamento si mantiene ottimo fino a primavera inoltrata. Foppolo stazione di livello internazionale, e’ certamentela piu’ nota delle stazioni sciistiche bergamasche e lombarde. L’abitato di Foppolo è ricco di strutture alberghiere e di residence e’ stato raggruppato sul fondo della conca che degrada dalle cime delle montagne al fondovalle, cosi’ da non invadere con costruzioni i vasti pendii sui quali sono state disegnate le piste di discesa la cui accessibilita’ e’ assoluta perche’ gli impianti di risalita sono ai bordi del perimetro dell’edificato.
La stazione di Foppolo si e’ dotata anche di vastissimi parcheggi per cui non esiste difficolta’ alcuna per gli sciatori dei fine settimana e della domenica, che sono sempre numerosissimi. E’ un buon livello anche la truttura commerciale. Sono infine state realizzate delle strutture per il tempo libero – pista per il pattinaggio, centro ricreativo, discoteche, piscina, palestra, pizzerie e ristoranti tipici – che consentono una vacanza totale ed estremamente interessante.
Come si arriva a Foppoloski: Da Bergamo per la statale di Valle Brembana si arriva fino al bivio per Piazza Brembana dove si arriva fino al bivio per Piazza Brembana dove si prende la biforcazione sulla destra. Si percorre quindi la provinciale per l’alta Valle Brembana (km 58). Da Milano sono km 108. Foppolo in alta Valbrembana e’ servita da autobus che partono da Bergamo e Milano.
PISTE E IMPIANTI DI FOPPOLO:
Impianti attivi: 4
Sci alpino: 50 Km di piste
Sci nordico: 3 Km di piste
E’ disponibile l’innevamento artificiale
A Foppolo in alta Valle Brembana sono infine state realizzate delle strutture per il tempo libero – pista per il pattinaggio, centro ricreativo, discoteche, piscina, palestra, sala giochi Oasi, pizzerie e ristoranti tipici – che consentono una vacanza totale ed estremamente interessante. Le migliorie gia’ approvate alla provinciale della Valle Brembana di accesso alla localita’, garantiscono un facile collegamento di Foppolo con il fondovalle.
it.wikipedia.org/wiki/Carona_(Italia)
Carona comune | |||||
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Localizzazione | |||||
Stato | ![]() | ||||
Regione | ![]() | ||||
Provincia | ![]() | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Giovanni Alberto Bianchi (lista civica Uniti per Carona) dal 25/05/2014 | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 46°01′20″N 9°47′02″E | ||||
Altitudine | 1.110 m s.l.m. | ||||
Superficie | 44,15 km² | ||||
Abitanti | 355[1] (31-12-2010) | ||||
Densità | 8,04 ab./km² | ||||
Frazioni | Fiumenero, Pagliari, Porta | ||||
Comuni confinanti | Branzi, Caiolo (SO), Foppolo,Gandellino, Piateda (SO),Valbondione, Valgoglio,Valleve | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 24010 | ||||
Prefisso | 0345 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
CodiceISTAT | 016056 | ||||
Cod. catastale | B803 | ||||
Targa | BG | ||||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa) | ||||
Cl. climatica | zona F, 3 646 GG[2] | ||||
Nome abitanti | Caronesi | ||||
Patrono | san Giovanni Battista | ||||
Giorno festivo | 24 giugno | ||||
Cartografia | |||||
![]() Carona | |||||
![]() Posizione del comune di Carona nella provincia di Bergamo |
Carona (Caruna in dialetto bergamasco[3]) è un comune italiano di 356 abitanti[4] della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato in Alta Val Brembana, il comune si trova a circa 50 chilometri a nord del capoluogo orobico.
Storia
Recenti studi riconducono i primi segni della presenza umana addirittura all’epoca etrusca, grazie alla scoperta di importanti reperti in località Foppa e lungo il sentiero che conduce ai laghi Gemelli. Si pensa che a questi ritrovamenti non corrispondessero insediamenti stabili, date le impervie condizioni territoriali in cui sono stati rinvenuti.
Le epoche successive videro l’arrivo della dominazione romana, che si spinse fin quassù al fine di sfruttare le grandi potenzialità minerarie della zona, installando anche un forno per la fusione del ferro. Il toponimo dovrebbe risalire proprio a questo periodo, anche se sull’origine vi sono numerose ipotesi: c’è chi ritiene possa essere riconducibile ad un nome di persona, e chi invece asserisce che derivi dal latino calauna.
Come per molti altri borghi vicini, si pensa tuttavia i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all’epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall’impeto delle orde conquistatrici.
Il primo documento che attesta l’esistenza di Carona risale all’anno 926, anche se scarse sono le notizie fino all’epoca medievale: si sa che il territorio venne assoggettato dal Sacro Romano Impero, che lo affidò alla diocesi di Bergamo. In seguito il borgo venne posto nel feudo facente capo alla famiglia Della Torre e in seguito a quella ghibellina dei Visconti, che diedero il permesso, ad ogni persona appartenente alla loro fazione, di uccidere un guelfo. In tal senso si verificarono scontri tra le opposte schiere anche nelle sperdute frazioni, che videro la morte di una decina di persone. Documenti del XIV secolo riferiscono che Carona faceva parte di un unico comune comprendente i vicini Valleve, Foppolo, Cambrembo e Fondra, mentre il secolo successivo fu aggregato a Branzi e Fondra a formare il comune di Valfondra Inferiore dalla cui divisione, nel 1595, nacquero i comuni di Carona, Branzi e Fondra.
Nel corso del XV secolo il paese, dopo essere entrato a far parte della Repubblica di Venezia, fu inserito nel distretto amministrativo della Valle Brembana Oltre la Goggia, che comprendeva tutti i comuni dell’alta valle, con capoluogo posto a Valnegra e godeva di sgravi fiscali e numerosi privilegi.
In questo periodo si sviluppò ulteriormente l’attività estrattiva, ma anche la produzione delle piodere, ovvero le pietre di ardesia utilizzate nella costruzione dei tetti. Tradizioni popolari raccontano che la zona fosse particolarmente ricca di minerali, in particolare la miniera in località Venina, tanto che era usanza dire che
« La Venina la al de piö de töta la Valtulina » |
(la Val Venina da sola vale di più di tutta la Valtellina) |
Con l’arrivo della dominazione austriaca, il territorio fu soggetto a forti dazi e tasse, che affossarono le esportazioni e fecero cadere in una crisi irreversibile l’economia del paese, costretto a far chiudere le miniere all’inizio del XIX secolo. All’inizio del XX secolo il paese venne interessato dalla costruzione di ben dieci dighe idroelettriche, che permettono di fornire elettricità a parte della provincia bergamasca. Tra queste si può notare quella a margine dell’abitato, che costituisce il lago del paese. Altre si trovano più a monte, tra cui le ben note dighe di Fregabolgia e dei Laghi Gemelli.
Geografia fisica
Territorio
Il territorio comunale, situato in un contesto naturalistico d’alto profilo, permette un’innumerevole quantità di escursioni adatte ad ogni esigenza. Tra le altre si segnalano l’ascesa al Monte Aga ed al Pizzo del Diavolo di Tenda, ma anche quelle al Rifugio Laghi Gemelli, al Rifugio Fratelli Calvi ed al Rifugio Fratelli Longo, questi ultimi due meta di numerose arrampicate in mountain-bike.
Durante il periodo invernale il paese, consorziato con i comuni vicini, vanta numerose opportunità per gli amanti dello sci alpino e sci alpinismo, con collegamenti con la stazione di Foppolo. A mezz’ora di cammino dal centro abitato, salendo verso il rifugio Fratelli Calvi, si trova il caratteristico borgo di Pagliari. Si tratta di un piccolo agglomerato urbano in stile rustico, con le case costruite inardesia e senza le fondamenta, tanto da essere chiamato la contrada di pietra. Percorso per lungo tempo da viandanti e contrabbandieri che transitavano per evitare la dogana del Passo di San Marco, ha origini risalenti al XVI secolo.
Monumenti e luoghi d’interesse
I suoi caratteristici viottoli, la fontana e la chiesetta di San Gottardo (protettore dalle frane e dalle slavine) sono recentemente state al centro di un intervento di recupero dal degrado che lo aveva colpito dopo il costante spopolamento. Ora, nonostante disabitato, il borgo presenta più della metà degli edifici ristrutturati.
È inoltre da ricordare la parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista risalente al XV secolo. All’interno si possono trovare tre altari, unitamente a stucchi ed affreschi di buon pregio, frutto di artisti locali. Merita menzione anche la piccola chiesa di San Giovanni decollato che, consacrata nel 1450, fa bella mostra di sé con un grande campanile in pietra, all’inizio del centro abitato.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]
Geografia antropica
Frazioni
Le principali frazioni di Carona sono:
- Fiumenero
- Pagliari
- Porta
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Tarcisio Walter Migliorini | lista civica | sindaco | |
8 giugno 2009 | 24 maggio 2014 | Gianalberto Bianchi | lista civica Carona ieri oggi e domani | sindaco | |
25 maggio 2014 | in carica | Giovanni Alberto Bianchi | lista civica Uniti per Carona | sindaco |
http://www.carona.provinciabergamasca.com/webcam-carona.html
Carona – Alta Valle Brembana

Come Arrivare A Carona
In auto, dall’ autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Dalmine, proseguire fino a Villa d’Almè, prendere la Provinciale della Valle Brembana in direzione di San Pellegrino Terme -> a Piazza Brembana prendere il bivio di dx verso la Valle di Fondra e proseguire verso Carona. In treno, dalla stazione di Bergamo collegamenti con bus di linea giornalieri SAAB, collegamenti da Milano giornalieri nel periodo invernale.
.Comune di Carona in alta Valle Brembana
Il territorio e’ oggi ancora interessato dalla coltivazione delle cave di “piöde”. Ampliando con sbarramenti artificiali l’invaso naturale dei laghetti preesistenti nella zona del Calvi e dei Laghi Gemelli, ad inizio secolo si sono attuati grossi interventi di ingegneria idraulica per la realizzazione di una serie di bacini che alimentano le centrali idroelettriche dislocate a valle lungo il Fiume Brembo. Lo scenario alpino di questi laghi, attorniati da pascoli di mandrie e greggi, e’ meta costante degli escursionisti. Nella stagione invernale invece sono in funzione gli impianti sciistici collegati al bacino di Foppolo.
… vai al Sito del Comune
.Pagliari… la memoria nella pietra
Lassu’ dopo le ultime case, ai margini della strada che porta al Rifugio Calvi e, da qui, alle tante varianti della rete di sentieri delle Alpi Orobie spunta sulla destra, da una piccola quanto suggestiva radura, la Frazione Pagliari. Un borgo antico, ben conservato nella sua architettura rustica.
… vai al Sito Pagliari, le case in pietra

Raduno Trote Giganti al Lago di Carona
http://www.valbrembanaweb.it/valbrembanaweb/gallery/carona/2003/carona2003.html

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Albergo CARONA: L’albergo Ristorante Carona situato in alta Val Brembana, offre soggiorni estivi e invernali. La conduzione familiare l’ospitalità e la cordialità rendono piacevole il soggiorno. Camere con tv color, cassetta di sicurezza, telefono. asciugacapelli. Dispone di saletta Tv sala video, giardino e parcheggio. |
ROSSI Sport Carona: Rossi Sport – Via A. Bianchi – Carona alta Valle Brembana – Tel. 0345.77013 – La RASPA è una tecnica di discesa usata nello sci alpinismo, nel telemark e nello sci alpinismo-fondo. Due i modelli: GIPRON (colore blu): bastoncino abbastanza elastico, assorbe bene i colpi, adatto a sciatori non troppo “aggressivi”. Le misure partono da cm 125 sino a cm 155. LEKI (colore bianco): bastoncino piuttosto rigido, decisamente più robusto, adatto a sciatori pesanti ed “aggressivi”. Le misure partono da cm 130 fino a cm 150. |
Appartamento Carona Appartamento piano terra con giardino – sala – bagno – camera da letto matrimoniale – anticamera – uso della cantina in comune con altro appartamento del proprietario – TV e lavatrice – 4 posti letto (2 in camera matrimoniale + 2 su divano letto in sala). Riscaldamento autonomo appartamento di nuovissima costruzione (fine estate 2007) posizionato immediatamente sotto l’impianto di risalita di Carona Carisole collegato al comprensorio di Foppolo Ski. L’appartamento è arredato con mobilio nuovo e confortevole. |
Appartamento Pinta a Carona E’ composto da una cucina aperta con soggiorno con 1 divano letto, una camera con letto matrimoniale e letto a castello, bagno. La biancheria da letto, la corrente elettrica e la pulizia finale dell’appartamento sono incluse nel prezzo. |
Sciare a Carona: Carona è entrata nella mappa dello sci alpinismo dopo che una società ha attrezzato i pendii della Valle di Carisole che sovrasta il paese. Questa vallata è il regno del sole e della neve. L’uno e l’altra vi sono abbondanti e della migliore qualità, cui sciare a Carona è sempre bello. L’ottimo impianto di innevamento artificiale consente di sciare anche con scarse precipitazioni nevose e di sciare anche a Foppolo nel comprensorio Bremboski… |
Itinerari Mountain Bike a Carona: Mountain Bike Carona Rifugio Longo Rifugio Calvi – Mountain Bike Carona Laghi Gemelli e ritorno a Carona. Itinerario di montagna impegnativo nel tratto dal rifugio Longo al rifugio Calvi e quindi da affrontare con preparazione e informandosi anche sulle previsioni meteo.. |
Percorsi Trekking a Carona: Pizzo Aga (2.720 m s.l.m.) – Pizzo del Becco (2.507 m s.l.m.) – Pizzo del Diavolo di Tenda – (2.916 m s.l.m.) – Pizzo Farno – (2.506 m s.l.m.) – Monte Cabianca – (2.601 m s.l.m.) – Monte Grabiasca – (2.705 m s.l.m.) – Monte Madonnino – (2.502 m s.l.m.). |
Borgo di Pagliari di Carona: Un “borgo antico”, fra i meglio conservati nella sua architettura rustica, che d’inverno appare come un unico sasso compatto e scuro, che si distingue sul tappeto immacolato della neve, mentre d’estate si stempera all’interno di un paesaggio più dolce e variegato, dove le lingue verdi dei pascoli e dei prati s’insinuano fra le stradine e i viottoli, dentro i suoi spazi aperti. Siamo nell’ultima valle dell’alto Brembo… |
Rifugio Fratelli Calvi: Situato in alta Valle Brembana, ai confini con la Valle Seriana, e’ uno dei piu’ bei anfiteatri delle Prealpi Orobie. Circondato dalle Vette del Pizzo del Diavolo e Diavolino, Grabiasca, Madonnino, Ca’ Bianca e Poris, ne fanno una conca panoramica di rara bellezza. Il Fragabolgia, il Lago Rotondo, il Laghetto dei Curiosi sono i piu’ importanti laghi artificiali e naturali della zona, frequentati da molti pescatori nel periodo estivo. |
Rifugio Laghi Gemelli: Il rifugio si trova sulle rive dei famosi laghi Gemelli, un invaso di oltre 5.000.000 di metri cubi di acqua. La zona è conosciuta col nome di “altopiano dei laghi” a causa della presenza di ben una decina di laghi artificiali a poca distanza tra loro. La vetta più significativa della zona è sicuramente il pizzo del Becco (2507 m.), che domina il paesaggio con i suoi ripidissimi dirupi meridionale e l’ancor più selvaggia parete settentrionale. Su entrambi i versanti sono state tracciati svariati itinerari di arrampicata sempre su roccia eccellente (verrucano lombardo)… |
Il Rifugio Fratelli Longo: Il rifugio inizialmente è stato dedicato ai fratelli Calvi poi ai fratelli Longo, costruito dal CAI di Bergamo nel 1923, il Fratelli Longo rifugio venne intitolato alla memoria dei Fratelli Longo. Causa la guerra, il piccolo fabbricato subì un graduale degrado che convinse la sezione a costruirne uno nuovo, collocato nelle immediate vicinanze del Lago Rotondo… |
Monte Madonnino: La traversata Monte Reseda – Monte Madonnino e’ un tratto del classico percorso di sci-alpinismo del Trofeo Agostino Parravicini che si effettua nel mese di Aprile di ogni anno, quando la Conca del Calvi e’ perfettamente innevata. In estate costituisce un bellissimo percorso privo di difficolta’, sempre a cavallo della cresta che divide la Valle Brembana dalla Valle Seriana. |
Monte Grabiasca: dal Rifugio Calvi (2.015 m) si scende al sottostante Lago Rotondo, se ne contorna la sponda orientale fino a un baitello e si risale il canaletto erboso che si apre a destra. Al culmine si attraversano i vasti pendii pianeggianti con un largo giro e si risale una costa e si imbocca un vallone che abbastanza ripido, conduce al Passo Grabiasca (2.463 m). Si attacca subito la cresta meridionale del Monte Grabiasca, in parte erbosa, in parte rocciosa in corrispondenza di una placchetta di roccia ci si appoggia sul versante seriano per pochi metri per ritornare in cresta lungo la quale senza altre difficolta’ si tocca l’anticima. La Cima del M. Grabiasca vera e propria e’ al di la’ di una profonda insellatura: la si raggiunge discendendo con qualche difficolta’ e attenzione nella forcella e per le ultime rocce si giunge sulla cima (2.705 metri). |
it.wikipedia.org/wiki/Valleve
Valleve comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Santo Cattaneo (lista civicaStella alpina) dal 14/06/2004 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 46°02′N 9°45′E | ||
Altitudine | 1.141 m s.l.m. | ||
Superficie | 14,76 km² | ||
Abitanti | 137[1](31-12-2010) | ||
Densità | 9,28 ab./km² | ||
Frazioni | Cambrembo, San Simone | ||
Comuni confinanti | Branzi, Carona, Foppolo,Mezzoldo, Piazzatorre,Tartano (SO) | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 24010 | ||
Prefisso | 0345 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
CodiceISTAT | 016226 | ||
Cod. catastale | L623 | ||
Targa | BG | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa) | ||
Nome abitanti | vallevesi | ||
Patrono | San Pietro e san Paolo | ||
Giorno festivo | 29 giugno | ||
Cartografia | |||
![]() Valleve | |||
![]() Posizione del comune di Valleve nella provincia di Bergamo |
Valleve (Valléf[2] o Alév[3] in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 140 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia.
Storia
Le origini e la prima citazione
Le origini del nome di Valleve hanno probabilmente origini galliche che fanno pensare a Valle di Lefe (dal nome Leufo), in dialetto poi trasformatosi in Vallev’ e quindi arrivato fino a noi come il definitivo Valleve. La prima citazione storica documentata sul centro di Valleve è risalente al 1181, quando i primi abitanti praticavano la pastorizia e si dedicavano alla cura delle mandrie durante i periodi estivi.
Il medioevo
Durante il periodo medievale la zona di Valleve era posta sotto il controllo feudale dei monasteri di Astino e Pontida, ai quali gli abitanti dovevano riconoscere un tributo annuo proveniente dai profitti dell’estrazione di ferro, rame e argento delle miniere locali.
L’età moderna[
Altre date significative per questo piccolo centro sono il 1780 e il 1815 ed in entrambi i casi furono sinonimo di tragedie, legati ai ricordi di due enormi valanghe che investirono la cittadina stessa.
Nel 1780 la valanga di neve e terra devastò la chiesa parrocchiale, facendo numerose vittime.
Nel 1815 la valanga invase invece il letto del fiume Brembo, causandone lo straripamento, sempre nei pressi della chiesa e, anche in questo caso, produsse danni e fece diverse vittime.
L’età contemporanea
Successivamente, nel 1874, la chiesa parrocchiale ritornò al centro della vita vallevese, diventando rifugio contro la peste del vaiolo che colpì quelle zone, come testimoniano le iscrizioni presenti ancor oggi nella stessa chiesa.
Durante gli anni sessanta numerosi interventi modificarono la morfologia dell’antico borgo medievale, interventi atti a poter accogliere i numerosi turisti diretti alle località sciistiche di Foppolo, San Simone e Carona. Oggi le tre località sono unite in Bremboski, uno dei principali comprensori sciistici della bergamasca. San Simone, nel comune di Valleve, l’unica delle tre a non essere collegata sci ai piedi alle altre, è nota principalmente per l’ottima qualità della neve dovuta alla sua esposizione e collocazione, all’ombra del Monte Cavallo e del Pegherolo. La località dispone di oltre 20 km di piste servite da 3 seggiovie e 2 skilift su un dislivello di circa 400 metri.
Simboli
Non avendo uno stemma comunale antico si opta per l’utilizzo dello stemma dell’antica famiglia dei Cattaneo.[4]
Blasonatura stemma:
- Semipartito troncato: il primo di rosso alla lettera V d’oro; il secondo di verde alla sbarra d’azzurro: il terzo d’argento al leone di rosso, linguato dello stesso, armato di nero, afferrante con le zampe anteriori la ruota di carro di otto raggi dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune. D.P.R. del 7 novembre 2005.
Blasonatura gonfalone:
- Drappo di azzurro…
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]

Amministrazione
Galleria fotografica
valleve.provinciabergamasca.com
Come arrivare a Valleve
Autostrada A4 Milano/ Venezia: uscire al casello di Dalmine (da Milano) oppure a Seriate (da Brescia), seguire indicazioni pre la Valle Brembana, una volta giunti a Villa d’Almè proseguire per Zogno/ San Pellegrino Terme/ Piazza Brembana e nel piccolo paese di Branzi, dopo 3 km si giunge a Valleve. In treno, dalla stazione centrale di Bergamo collegamenti con bus di linea giornalieri SAAB, collegamenti diretti giornalieri anche da Milano nel periodo invernale.
.Comune di Valleve in alta Valle Brembana
Il comune in epoca feudale dipendeva dai monasteri di Astino e Pontida, ai quali gli abitanti di Valleve dovevano riconoscere un tributo annuo per il reddito delle cave di “piöde” e delle miniere di ferro, rame e argento. La valle di Valleve si affaccia dal Passo di Tartano, dove corre una linea difensiva approntata nel corso della prima guerra mondiale, il giorno di San Rocco si celebra un incontro dei valligiani e degli alpeggiatori dei due versanti (Valtellina). Gli abitanti non mancano di partecipare anche alla festa della Madonna della Neve, la cui protezione e’ invocata a salvaguardia delle valanghe che in passato causarono gravi lutti e rovine. … vai al Sito del Comune




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Traversata da Monte ARETE e Monte VALEGINO: altra bellissima traversata per cresta che da Cambrembo porta al Passo di Tartano attravrso i Monti Arete e Valeggino. Prevalentemente erbosa la cresta specialmente quella che scende dal Monte Valeggino al Passo di Tartano presenta alcuni tratti rocciosi che vengono vinti con un po’ di attenzione. Zona solitaria, panoramica sui sottostanti Laghi di Porcile e sulla Val di Tartano in Valtellina….. |
da Passo San Simone, Siltri, Forcella Rossa, Pizzo Rotondo, Cima Lemma: Bellissima e facile traversata per cresta che collega il caratteristico Passo di San Simone al Passo di Lemma, attraverso la Cima del Siltri e il Pizzo Rotondo. Percorso sempre panoramico e di moderata difficolta’ anche se alcuni punti della Cresta sono alquanto ripidi….. |
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