Attraversata del ghiacciaio Baltoro (Pakistan) pensando a Walter BONATTI


A Skardu incontriamo Sergio MARTINI in canottiera azzurra, il secondo italiano a scalare tutti gli ottomila, in procinto per la scalata del K2

Da Skardu dopo 8 ore di jeep giungiamo a Askole dove inizieremo il nostro avvicinamento al ghiacciaio Baltoro

Attraversamento del fiume Braldu con le jule, rudimentali teleferiche

Secondo attendamento in prossimità di un ghiacciaio

Alcuni dei 60 portatori impegnati in uno spettacolare passaggio

Ultimi istanti di vita per le nostre due caprette prima di essere abbattute per diventare cibo nei giorni successivi

L’inquietante bocca della morena del ghiacciaio Baltoro dove nasce il fiume Braldu

Attendamento sul ghiacciaio

Attraversamento dei torrenti dei portatori

Portatori che impastano il chapati, le loro piadine

Al tramonto

Lago glaciale sul Baltoro

Le vele di ghiaccio

Un’altra vela di ghiaccio, sullo sfondo il Masherbrum, m 7.821

Il Broad Peak m 8051 visto dal nostro campo al Circolo Concordia a m 4.830

Sua maestà K2, ChogoRi in lingua baltì oppure Dapsang m 8611

La spianata del Circolo Concordia

Shampoo a quota m 4830

Torrenti nel ghiacciaio

Ali Camp, l’attendamento più alto posto a m 5.100

Scollinamento del ChogoLa m.5850

In compagnia di portatori

Stelle alpine o del Karakorum? chi è cresciuto per primo?

Due enormi vescie cresciute a m 4.700 che abbiamo mangiato crude con una spolveratina di parmiggiano

Il Leila Peak m 6096

Masso sorretto da colonne di ghiaccio

Ghiacciaio di tre colorazioni

Pagamento giornaliero dei portatori

Ecco alcuni dei 24 portatori rimasti, dei 60 della partenza

Ultima colazione in gruppo e in alto a destra con gli occhiali il mio carissimo amico Marco SANTI di Montecchio Emiia

Una puntatina sul confine del Pamir cinese e ritorno in Italia
Rispondi