Comuni della Bergamasca – Camerata Cornello

Camerata Cornello comune | |||||
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Localizzazione | |||||
Stato | ![]() | ||||
Regione | ![]() | ||||
Provincia | ![]() | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Gianfranco Lazzarini (lista civica Democrazia e rinnovamento) dall’8-6-2009 (secondo mandato dal 26-5-2014) | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 45°54′N 9°39′E | ||||
Altitudine | 570 m s.l.m. | ||||
Superficie | 12,94 km² | ||||
Abitanti | 619[1] (31-12-2010) | ||||
Densità | 47,84 ab./km² | ||||
Frazioni | Brembella, Bretto, Cespedosio, Cornello dei Tasso, Era | ||||
Comuni confinanti | Cassiglio, Lenna, Piazza Brembana, San Giovanni Bianco, Taleggio | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 24010 | ||||
Prefisso | 0345 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
CodiceISTAT | 016048 | ||||
Cod. catastale | B471 | ||||
Targa | BG | ||||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa) | ||||
Nome abitanti | cameratesi | ||||
Patrono | santa Maria Assunta | ||||
Giorno festivo | 15 agosto | ||||
Cartografia | |||||
![]() Camerata Cornello | |||||
![]() Posizione del comune di Camerata Cornello nella provincia di Bergamo |
Camerata Cornello (Camerada Cornèl in dialetto bergamasco[2][3]) è un comune italiano di 630 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato nell’alta Val Brembana, sulla destra orografica del fiume Brembo, dista circa 33 chilometri a nord dal capoluogo orobico.
Storia
L’antichità
Come per molti altri borghi vicini, si pensa che i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all’epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall’impeto delle orde conquistatrici. In particolar modo si presume che siano stati gli abitanti della vicina Valsassina ad arrivare per primi (presumibilmente attorno al VI secolo), come testimoniano alcuni toponimi uguali tra le due zone.
Il Medioevo
Scarse sono le notizie del paese anche nell’epoca medievale, quando si sa che venne posto nel feudo facente capo alla famiglia ghibellina dei Visconti, i quali diedero il permesso, ad ogni persona appartenente alla loro fazione, di uccidere un guelfo. Nonostante questo non ci sono giunti documenti che attestano di lotte avvenute sul suolo comunale.
In quest’epoca il paese, prima relegato al ruolo di frazione di San Pietro d’Orzio (ora frazione di San Giovanni Bianco), acquisì prima la propria autonomia assumendo il nome di Santa Maria di Camerata, poi crebbe d’importanza grazie ai traffici che, grazie alla via Mercatorum, passavano dal borgo di Camerata per dirigersi verso la Valtellina. Il mercato del paese divenne uno dei più importanti di tutta la zona, tanto da diventare motivo di scontro con i vicini paesi di Zogno e San Giovanni Bianco.
Nel 1428 il paese entrò a far parte della Repubblica di Venezia e fu inserito nel distretto amministrativo della Valle Brembana, che comprendeva tutti i comuni della bassa valle fino alla Goggia, una strettoia che, situata appena fuori dal centro abitato del paese, divideva la bassa valle con quella alta. Questa dominazione garantì sgravi fiscali e numerosi privilegi, ma diede il via alla costruzione di una nuova strada, la via Priula, più agibile dai carri e dai viandanti. Questa fu edificata sul fondovalle, escludendo di fatto il centro abitato, che perse la sua importanza commerciale.
L’età moderna
I Tasso
Nonostante questo paese possa apparire un piccolo borgo sperduto tra i monti della val Brembana, non si può dimenticare che proprio qui, precisamente nel borgo di Cornello (poi ribattezzato Cornello dei Tasso), nacque il sistema postale.
Secondo tradizione fu Omodeo Tasso che, nel XIII secolo, unì alcuni parenti in un gruppo di corrieri al soldo di Venezia. Questo nucleo si componeva di 32 elementi (quasi sempre investiti con pratica di nepotismo) e veniva indicata con il termine di Compagnia dei Corrieri.
La loro abilità nel trasportare corrispondenza tra Venezia e le principali città d’Italia, in particolar modo con Milano e Roma, non fece che accrescere la loro fama, tanto da essere investiti corrieri ufficiali della corrispondenza del Papa.
Il definitivo salto di qualità avvenne quando l’imperatore Massimiliano I diede loro la possibilità di lavorare all’interno del Sacro Romano Impero. A tal riguardo acquisì notevole importanza Zanetto Tasso (o de Tassis) che, vivendo a corte, ebbe in gestione il servizio postale di Spagna e Paesi Bassi.
Lo sviluppo richiese migliaia di corrieri che varcavano i confini delle varie entità statali e centinaia di stazioni di cambio, ognuna gestita da un componente della famiglia dei Tasso.
Si racconta che Giovanni Battista de Tassis andò, in sella al suo cavallo, da Francoforte a Bruxelles in soli due giorni per portare aCarlo V la notizia della sua elezione ad imperatore.
Il ramo tedesco della famiglia diede vita al casato dei Thurn und Taxis, che divenne una delle famiglie più ricche di quel tempo.
La fedeltà che i Tasso assicuravano ai vari monarchi era assoluta, i quali ricambiavano assicurando incarichi sempre più importanti, come ad esempio il trasporto dei proventi delle tasse. I loro spostamenti richiedevano l’utilizzo di carrozze nelle quali, a volte, venivano accompagnati anche passeggeri. Questo servizio successivamente prese il loro nome, dall’iniziale tassì all’attuale e modernizzato taxi.
Il tutto partendo da questo piccolo borgo montano, nel quale è possibile ammirare un museo storico che raccoglie le gesta, i documenti e ogni tipo di materiale inerente questi illustri antenati.
Gli eventi ed i successivi regimi politici non interessarono più di tanto il paese, che perse i benefici di cui aveva goduto per parecchi secoli e si avviò verso un lento ma costante spopolamento.
L’età contemporanea
Nel 1863, appena dopo l’unità d’Italia, il comune assunse la denominazione definitiva di Camerata Cornello.
Il 13 luglio 1914 il paese fu teatro di un sanguinoso episodio, che lo fece balzare sulle prime pagine dei giornali di tutta Italia: Simone Pianetti uccise nel giro di poche ore ben sette persone, riuscendo poi a sfuggire alla cattura nascondendosi sui monti circostanti.
Monumenti e luoghi d’interesse
Architetture religiose
Chiesa parrocchiale di Camerata
La chiesa parrocchiale di Camerata che, risalente al XVII secolo e dedicata a Santa Maria Assunta, conserva dipinti di buon pregio tra cui spiccano quelli di Francesco Zucco.
Chiesa dei Santi Cipriano e Cornelio
La Chiesa dei Santi Cipriano e Cornelio risalente al XIV secolo, custodisce buoni affreschi e possiede un campanile a bifore in stile romanico.
Architetture civili
Centro storico di Cornello dei Tasso
Il borgo di Cornello dei Tasso, tra i più caratteristici ed i meglio conservati della Lombardia (fa parte de I borghi più belli d’Italia) grazie all’isolamento che il borgo ha vissuto negli ultimi secoli, ma anche ad un recente intervento di recupero.
Palazzo Tasso
È anche presente il Palazzo Tasso che serviva come luogo per gli avvistamenti, data la sua posizione dominante.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]
Persone legate a Camerata Cornello
- Jannetto de Tassis (1450-1517 circa), capostipite della nobile famiglia italiana dei Tasso di Cornello
- Simone Pianetti (1852-?), criminale e anarchico
- Bortolo Belotti (1877-1944), politico, storico e giurista
Infrastrutture e trasporti
Mobilità urbana
A partire dal 2007 è stata inoltre inaugurata la ciclovia della valle Brembana, che costeggia il corso del fiume Brembo, offrendo lo spunto per passeggiate o gite in bicicletta.
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Francesca Maria Giudici | lista civica | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Gianfranco Lazzarini | lista civica Democrazia e rinnovamento | Sindaco | |
27 maggio 2014 | in carica | Gianfranco Lazzarini | lista civica Democrazia e rinnovamento | Sindaco |
Galleria fotografica
Resti del castello dei Tasso
www.brembana.info/borghi/cornello/cornello.html
Cornello dei Tasso, in Valle Brembana, uno dei borghi più belli d’Italia, una delle località bergamasche dove meglio si è conservata la struttura urbanistica ed architettonica medioevale. Un tempo era al centro dei commerci che si svolgevano con la Valtellina lungo la Via Mercatorum, la più antica strada della Valle Brembana, ed era sede di un importante mercato. Sul finire del Cinquecento la sua fortuna cominciò a declinare in seguito alla costruzione, nel 1592, della nuova strada, la Priula. che correva sul fondovalle, alquanto discosta dal Cornello. Il borgo che in tal modo rimase piuttosto isolato e andò via via perdendo l’importante funzione di accordo tra la media e l’alta Valle Brembana che aveva svolto fino a quel momento. Il secolare isolamento ha favorito la conservazione dell’originario tessuto urbanistico che è caratterizzato dalla sovrapposizione di quattro diversi piani edificativi. (Tarcisio Bottani, responsabile dei servizi educativi del Museo dei Tasso e della Storia Postale).
Nella parte più in basso sono allineate con sviluppo orizzontale una serie di costruzioni a strapiombo sul Brembo che evidenziano l’originaria caratteristica di fortificazione del borgo. Sul piano superiore corre il monumentale porticato sotto il quale passava la Via mercatorum. Sorretto da arcate in pietra, coperto da un soffitto in travi di legno e pavimentato in acciottolato, ha una lunghezza di oltre cento metri e costituisce l’elemento di maggior pregio di tutto l’abitato. Sotto il porticato, si aprono verso valle gli accessi agli edifici del piano inferiore e si affacciano verso monte le botteghe e le scuderie che nel periodo di maggiore sviluppo erano il cuore commerciale del paese. Il terzo piano era dedicato alle case d’abitazione e alterna edifici piuttosto semplici a palazzi di un certo interesse architettonico. In alto sorge la chiesa che rappresenta l’ideale raccordo tra le costruzioni dei piani sottostanti. Separato dal contesto urbanistico è l’antico palazzo Tasso che sorge su uno sperone di roccia sul lato meridionale del borgo con evidente funzione di guardia verso la valle e la cui struttura è ancora oggi abbastanza leggibile grazie al recupero delle rovine effettuato dall’Amministrazione provinciale di Bergamo.
La chiesa romanica dei Santi Cornelio e Cipriano – Il paese è dominato dall’alto dalla caratteristica chiesa il cui campanile con finestre a bifore è tra i pochi esempi di stile romanico in Valle Brembana. La costruzione, notevolmente trasformata nel corso dei secoli rispetto alla struttura originaria che risale al XII secolo, rappresenta uno degli elementi di maggiore interesse del paese. Un vasto ciclo di affreschi e che risalgono al XV-XVI secolo ricopre le pareti interne dell’edificio. La complessità, la varietà dei temi e il notevole gusto stilistico rendono il ciclo uno dei più pregevoli tra quanti adornano le chiese della Valle Brembana e avvalora l’ipotesi che tra gli esecutori vi siano artisti del calibro dei Baschenis della Valle Averara, quantunque sia difficile ipotizzare precise attribuzioni non essendo stati ancora svolti studi approfonditi in tal senso. I quadri del ciclo presentano notevoli diversità stilistiche: accanto a figure riproducenti, nel portamento e negli abiti, esempi tipici della vita popolare, si possono ammirare soggetti piuttosto raffinati, ripresi in atteggiamenti contemplativi e in abbigliamento sfarzoso. D’altra parte questa netta distinzione era una caratteristica degli abitanti di questo luogo dove tra una maggioranza di contadini e piccoli artigiani si potevano incontrare, a partire dai Tasso, alcune famiglie di rango elevato.
Notevole appare il grande affresco a forma di polittico dell’abside, venuto alla luce dopo la rimozione della pala che lo ricopriva. Il riquadro centrale raffigura la Vergine in trono col Bambino e angeli, ai due lati i Santi Cornelio e Cipriano, patroni della chiesa e all’estrema sinistra Santa Caterina d’Alessandria alla quale doveva corrispondere, sulla destra, una Maddalena penitente, fatta cancellare nel corso della visita apostolica del Borromeo. In alto si notano i Santi Pietro e Paolo e, all’apice, Cristo che emerge dal sepolcro. Il tutto appare in eleganti proporzioni di linee, forme e colori. Sulle pareti laterali della navata sono affrescati, in doppio registro, numerosi altri soggetti imperniati sull’iconografia tradizionale dei santi e su scene della vita di Cristo. Di particolare interesse sono le figure di San Giorgio, San Vincenzo Ferreri, Santo Stefano e Sant’Agata; pregevole è l’Adorazione dei magi, unitamente a una Crocifissione, conservatasi solo in parte. Degno di nota il riquadro del Miracolo di Sant’Eligio, protettore dei maniscalchi, scena di notevole valore storico per raffigurazione di ambienti, costumi e attrezzi da lavoro dell’epoca. (Tarcisio Bottani, responsabile dei servizi educativi del Museo dei Tasso e della Storia Postale).
In alto si notano i Santi Pietro e Paolo e, all’apice, Cristo che emerge dal sepolcro. Il tutto appare in eleganti proporzioni di linee, forme e colori. Sulle pareti laterali della navata sono affrescati, in doppio registro, numerosi altri soggetti imperniati sull’iconografia tradizionale dei santi e su scene della vita di Cristo. Di particolare interesse sono le figure di San Giorgio, San Vincenzo Ferreri, Santo Stefano e Sant’Agata; pregevole è l’Adorazione dei magi, unitamente a una Crocifissione, conservatasi solo in parte, e al riquadro del Miracolo di Sant’Eligio, protettore dei maniscalchi, scena di notevole interesse storico per raffigurazione di ambienti, costumi e attrezzi da lavoro dell’epoca.
Da Oneta terra di Arlecchino al Cornello Itinerario lungo la Via mercatorum Uno degli aspetti di maggiore interesse della media Valle Brembana è costituito dall’itinerario storico-artistico tra Oneta di San Giovanni Bianco e il Cornello dei Tasso, lungo un tratto della Via mercatorum. Tra Oneta e il Cornello la Via mercatorum è rimasta praticamente immutata dal periodo medioevale, sia all’interno dei due abitati, dove il tracciato è agevolmente identificabile per la presenza di archi e porticati, sia nel tratto di collegamento che si snoda per un paio di chilometri attraverso prati e fitti boschi, lambendo il piccolo nucleo agricolo di Piazzalina, con l’oratorio di Sant’Anna, e superando alcune suggestive vallette. La zona si presta ad essere visitata per la varietà dei riferimenti storici, la ricchezza della documentazione artistica e culturale e la bellezza dell’ambiente. A Oneta, si trova la casa di Arlecchino, un edificio signorile di epoca quattrocentesca, le cui stanze, elegantemente affrescate, riecheggiano le gesta di quell’Alberto Naselli detto Ganassa, primo interprete della famosa maschera della commedia dell’arte.
www.provinciabergamasca.com/vallebrembana/cameratacornello/cameratacornello.html
Coordinate: Latitudine 45°53’58″56 – Longitudine 09°39’26″64 – Misure: superficie 12,56 kmq. – C.A.P. 24010 – Altitudine: 570 m s.l.m.
Il nome Camerata Cornello, deriva da camerata = casa, dimora e Cornello = roccia, rupe (dal bergamasco CORNEL). Il paese e’ costituito da una serie di nuclei di sapore antico distribuiti sulla sponda destra del Brembo, dal fondovalle fino alle falde del monte Venturosa. Uno di questi Borghi e’ Cornello, noto per aver dato i natali al casato dei Tasso postali e letterati. Tra questi ricordiamo BERNARDO, padre del piu’ famoso TORQUATO, immortale autore della Gerusalemme Liberata.Un tempo il borgo era al centro dei commerci che si svolgevano con la Valtellina lungo la via Mercatorum ed era sede di un importante mercato.Ciccate sulla Cartina per visualizzarla 800×600 Sul finire del ‘500 la sua fortuna comincio’ a declinare in seguito alla costruzione della nuova strada di fondovalle, la Priula, la quale non toccava il Cornello che in tal modo rimase piuttosto isolato, perdendo l’importante funzione di raccordo tra la media e l’alta valle che aveva svolto fino a quel momento. Il secolare isolamento ha favorito il mantenimento dell’originario tessuto urbanistico che e’ caratterizzato dalla sovrapposizione di quattro diversi piani edificativi. Nella parte bassa sono allineate una serie di costruzioni a strapiombo sul Brembo, che evidenziano l’originaria caratteristica di fortificazione del borgo. Sopra di esse corre la monumentale via porticata sovrastata da arcate di pietra, coperta da un soffitto in travi di legno e pavimentata in acciottolato. Sotto il porticato si aprono verso valle gli accessi agli edifici del piano inferiore e si affacciano verso monte le botteghe e le scuderie che nel periodo di maggiore sviluppo erano il cuore commerciale del paese. Sul terzo piano, alquanto piu’ aperto e diversificato, si trovano gli edifici destinati ad abitazione, alcuni dei quali di un certo interesse architettonico.Cornello e’ dominato dall’alto dalla caratteristica chiesa il cui campanile con finestre a bifore e’ tra i pochi esempi di stile romanico in Val Brembana. Separato dal contesto urbanistico e’ palazzo Tasso, che sorge su uno sperone di roccia sul lato meridionale del borgo con evidente funzione di guardia verso valle e la cui struttura e’ ancor oggi abbastanza leggibile grazie al recupero delle rovine effettuato dall’Amministrazione provinciale di Bergamo.CAMERATA CORNELLO Mille anni di storia civile e religiosa – Autori: Tarcisio Bottani ed Ermanno Arrigoni Edizione promossa dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta e dal Comune di Camerata Cornello -Corponove editrice, Bergamo, anno 2003 A parte la storia dei Tasso e del Cornello, oggetto di precedenti studi, le notizie disponibili sul resto del comune di Camerata Cornello erano assai scarse e frammentarie, di conseguenza il presente lavoro è iniziato praticamente dal nulla. E’ stata comunque reperita una notevole documentazione negli archivi locali, parrocchiale e comunale, e in quelli di Bergamo, attingendo ai fondi delle pergamene capitolari, agli Atti delle visite pastorali dei vescovi di Bergamo, conservati nell’Archivio della Curia vescovile. Una miniera di informazioni sulla vita pubblica e privata della comunità di Camerata sono risultati i corposi volumi degli atti notarili dell’Archivio di Stato, disponibili fin dai primi secoli della storia del paese, così come è stata di grande utilità la consultazione dei manoscritti, dei volumi e dei giornali della Biblioteca Civica “Angelo Mai”.Pur se non è stato possibile far piena luce su tutte le complesse questioni di varia natura riguardanti i rapporti economici e politici e le vicende relative alla nascita delle prime istituzioni civili e religiose, l’analisi del materiale consultato ha comunque consentito di formulare ipotesi attendibili e di indicare la strada per eventuali successivi approfondimenti di tematiche settoriali.Indice
LE ORIGINI E IL MEDIOEVO1. Camerata in epoca feudale2. Camerata in età comunale. L’iniziale dipendenza di Camerata da San Pietro d’Orzio. La nascita del comune di Santa Maria di Camerata3. Le origini e lo sviluppo della comunità religiosa di Camerata4. La signoria dei Visconti. Le lotte guelfo-ghibelline a Camerata e in Valle BrembanaLA DOMINAZI0NE VENETA (1428-1797)1. Dai Visconti alla Serenissima2. Contrasti con San Giovanni Bianco e Zogno per il mercato del Cornello3. Camerata nelle relazioni di Giovanni Da Lezze del 1596 e degli altri rettori veneti4. L’ordinamento amministrativo di Camerata. I nuovi ordinamenti comunali del 16305. Il Cornello e la viabilità vallare: dalla via mercatorum alla Priula6. I confini di Camerata e i contrasti con i paesi limitrofi7. Vita economica e sociale sotto Venezia. L’estimo comunale. L’allevamento, l’agricoltura e le attività artigianali. L’estimo comunale.8. Comunità civile e comunità religiosa. Le confraternite. I doveri del parroco. Dispute tra parrocchiani nel Seicento. Le confraternite.9. Camerata nelle visite pastorali. Le visite pastorali del Cinquecento. Visita apostolica di San Carlo Borromeo, 1 ottobre 1575. Le visite pastorali del Seicento. Le visite pastorali del Settecento. Le visite pastorali dell’Ottocento. Le visite pastorali del Novecento.10. La peste del 1630. Il voto contro la peste. I testamenti della peste.11. Le grandi famiglie di corrieri postali. I Tasso. L’origine. La questione del doppio cognome. I Tasso di Bruxelles nelle poste imperiali I Tasso di Roma nelle poste pontificie. I Tasso in Spagna, nel centro Europa e in Italia. I Tasso del Cornello e del Bretto I poeti Bernardo e Torquato Tasso. I Giupponi. I Giupponi della Costa. I Bordogna. Il ramo locale. I Bordogna de Taxis.Le altre famiglie storiche di Camerata DAL REGIME NAPOLEONICO ALLA RESTAURAZIONE AUSTRIACAIl regime napoleonico (1797-1815). L’affitto del Grialeggio1. Lavori nella chiesa parrocchiale e difficoltà economiche. Il nuovo cimitero. Briganti e lupi2. Sotto l’Austria (1815-1859). Il nuovo ordinamento amministrativo. Miseria e malattie. Accenni di rinnovamento.3. Proprietà comunali, usurpazioni e privatizzazioni
CAMERATA DOPO L’UNITÀ D’ITALIA1. Nel 1863 il comune diventa ‘Camerata Cornello’2. Le difficili condizioni della seconda metà dell’Ottocento3. I bergamini4. L’emigrazione diviene un fenomeno di massa5. Le miniere di Cespedosio6. I primi anni del Novecento7. Un tragico capitolo: la vicenda Pianetti. La strage. I giorni successivi. Le lettere e l’incontro con il figlio Nino. Si avvicina la Prima Guerra Mondiale. La sentenza di condanna all’ergastolo. L’enigma della sua scomparsa.8. La grande guerra. Dopo la guerra, la “spagnola”9. Il ventennio fascista10. La seconda guerra mondiale e la Resistenza11. I difficili anni del secondo dopoguerra12. Osservazioni di un parroco impegnato negli anni del cambiamento: 1958-197313. Le cave di marmo. La crisi della Cadei. La costituzione del Comar14. L’ultimo trentennio del Novecento. L’alternativa Curnis. Il “Bar Emma” una grande esperienza sportiva. L’amministrazione Lazzarini.UNA MIRIADE DI CONTRADE1. Il Centro e dintorni. La parrocchiale di Santa Maria Assunta.2. Il Cornello dei Tasso. Il Museo dei Tasso e della Storia postale. La chiesa dei Santi Cornelio, Cipriano e Antonio da Padova. Gli affreschi.3. Il Bretto e dintorni. La chiesa di San Ludovico.4. Cespedosio e l’Era. La chiesa di San Domenico.5. La Brembella. La chiesa di San Giacomo apostolo.6. Le contrade “basse”. La chiesetta del Santo.Camerata Cornello e le sue Frazioni Bruga Piccola Frazione posta a 3 km da Camerata, ad un altitudine di 710 metri s.l.m., poche case abitate, immerse nel verde.Brembella Frazione ai piedi del Monte Cancervo, ad un altitudine di circa 1000 metri s.l.m.. Anch’essa molto popolata nei periodi estivi e nei fine settimana. Vista ottima su San Giovanni Bianco e fondo valle.Bretto Frazione a circa 3 km dal centro di Camerata Cornello ad un altitudine di 840 metri s.l.m.. Ci si accede tramite strada carrozzabile di recente costruzione, la frazione si divide in 2 parti (bretto alto e bretto basso).Cornello Il Cornello dei Tasso, borgo medioevale, patria dei Tasso antichi corrieri postali. Da vedere la strada porticata e il Museo dei Tasso e la Chiesa del ‘1000 con la torre campanaria pendente. Si arriva solo a piedi. Posteggio a 200 metri.Cespedosio Frazione piu’ alta di Camerata Cornello, sita d un altitudine di 1.070 metri s.l.m. , ai piedi del Monte Venturosa (1.999 m). Pochi abitanti, la frazione e’ molto popolata nei periodi estivi. Localita’ famosa per l’estrazione di marmo (Arabescato Orobico). E’ raggiungibile da Camerata Cornello tramite il Borgo di Brembella e dai Piani di Scalvino (Lenna), utilizzando una carrozzabile usata dai mezzi pesanti che trasportano i massi di marmo.ERA Borgo a 1 km da Cespedosio, servito da una comoda strada carreggiata. Alt. 1050 m s.l.m.ORBREMBO E’ il primo borgo che si incontra entrando in paese. Si sviluppa lungo la strada di fondovalle. Qui si trova l’Ostello dei Tasso, struttura ricettiva di proprietà dell’ente locale.DARCO Frazione posta lungo la Via Mercatorum che da Bergamo raggiungeva la Valtellina tramite Averara e il Passo S. Marco.CAMERATA CENTRO E’ il centro amministrativo e religioso del paese.http://www.comune.cameratacornello.bg.it/PortaleNet/portale/CadmoDriver?_token=SEARCHENGINESXOK&codice_comune=CAMERATA&_page=pHomePage&_state=initial&_action_do_home_siscotel=1 sito istituzionale del comune
http://www.cameratacornello.com/ sito unificato del comune e del museo del Tasso
http://www.museodeitasso.com/museodeitasso/opencms/it/ sito del Museo del Tasso
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