Comuni della Bergamasca – Dossena

Dossena (Doséna in dialetto bergamasco[2]) è un comune italiano di 974 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia.
Situato a cavallo tra la val Serina e la val Brembana, dista circa 35 chilometri a nord dal capoluogo orobico.
Cenni storici
I primi insediamenti presenti sul territorio paiono risalire addirittura all’età del bronzo, quando furono scoperte miniere di ferro, di calamina e di galena, presenti nella zona del monte Vaccareggio. Queste hanno fatto sì che Dossena fosse il primo insediamento stabile della valle Brembana.
Il loro sfruttamento durò anche in periodi successivi, tanto da rendere il luogo un importante centro nell’epoca etrusca prima, eromana poi. A tal riguardo sono stati recentemente rinvenuti dei cunicoli di estrazione comprensivi di attrezzi ed utensili risalenti a tale epoca, nonché citazioni di Plinio il Vecchio in alcuni suoi racconti.
Questa condizione permise la costruzione di mulattiere di collegamento con la val Seriana e la val Brembana, che favorirono un ulteriore sviluppo dei commerci.
In tale periodo a Dossena era presente un vicus, ovvero un agglomerato urbano, ritenuto il centro principale dell’intero pagus della valle Brembana.
Anche il toponimo è di origine latina: Dorsum sta ad indicare il dosso su cui si è sviluppato il nucleo abitativo.
Tuttavia i primi documenti scritti che menzionano Dossena risalgono all’anno 920, quando in un atto viene citato un monaco del paese.
Con il passare del tempo, e la conseguente perdita di prestigio dell’impero romano, anche le miniere cominciarono a subire un lento ma inesorabile declino.
Comunque anche in epoca medievale il paese visse un periodo di relativo splendore, grazie ai commerci garantiti dalla presenza della via Mercatorum, sulla quale transitavano grandi quantità di merci e di trafficanti. Recentemente recuperata, questa antica via è tuttora percorribile, ed alcuni tratti sono inglobati all’interno della moderna viabilità.
Si narra inoltre che in questo tranquillo paese soggiornò Leonardo da Vinci, il quale si dilettò in studi per migliorare le capacità delle miniere e rendere possibile un loro recupero.
Un altro segno dell’importanza di Dossena è dato dal fatto che la pieve era posta a capo di ben 23 chiese site nei borghi limitrofi. Ancor oggi è presente un edificio, situato a fianco della parrocchiale, dove era posta la residenza arcipresbiteriale plebana.
Durante il XV secolo l’intera provincia di Bergamo passò sotto la dominazione veneziana. Il podestà veneto Alvise Priuli decise, al fine di favorire i commerci con i Grigioni, di costruire un nuovo collegamento viario che passasse dalla bassa valle Brembana. Questa nuova strada carrozzabile, denominata via Priula, fece cadere in disuso la via Mercatorum, isolando di fatto il paese di Dossena.
Cominciò quindi una nuova epoca per gli abitanti, che dovettero procurarsi la propria sussistenza con attività come l’allevamento e l’agricoltura, oppure emigrando, specialmente verso Venezia. Seguirono anni difficili, anche a causa di epidemie e carestie, che misero a dura prova l’intera popolazione.
A tal proposito si narra un fatto, ricordato anche da un’epigrafe posta all’esterno della residenza arcipresbiteriale plebana, in cui agli abitanti venne offerta, durante una grave carestia, un’ingente quantità di frumento in cambio dei quadri custoditi nella chiesa parrocchiale del paese. Il rifiuto di questi è ricordato anche da una poesia raccolta dallo storico Bortolo Belotti.
« In tempi di dura carestia, al popolo di Dossena qui adunato a suono di campana, venne offerto frumento in cambio dei suoi quadri; ma la forte gente di questa terra ad una voce il baratto rifiuto’, e i suoi quadri prescelse e la sua fame » |
(epigrafe posta sulla residenza arcipresbiteriale.) |
In tempi recenti il borgo, dopo un continuo spopolamento dovuto all’emigrazione, sta vivendo una nuova fase di crescita, dovuta anche al forte aumento del turismo.
Dossena è famosa per le sue miniere all’interno della montagna
Da vedere
Questa voce o sezione sugli argomenti Lombardia e turismo è ritenuta da controllare. Motivo: Da trasferire su Wikivoyage? |
L’edificio più importante è la sopraccitata chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista.
Edificata nel corso del XV secolo, custodisce un numero impressionante di quadri, arredi e paramenti provenienti da Venezia, donati dagli emigranti del paese recatisi nel capoluogo veneto, dove svolgevano attività molto redditizie. Tra i quadri di maggior valore troviamo quelli di Paolo Veronese, raffiguranti immagini del santo patrono.
Tra il 1981 e il 1984 vari artisti hanno concorso alla decorazione murale del paese con molte scene di soggetto sacro o profano.
Il paese è meta di villeggiatura grazie ad un’invidiabile posizione che garantisce tranquillità, aria pulita, nonché un tuffo in mezzo al verde, grazie ad itinerari naturalistici che permettono di compiere escursioni adatte ad ogni utenza.
Sono difatti presenti sia vie per i più esperti che sentieri alla portata di chiunque. Tra queste vi è la via Mercatorum, che risulta essere una delle principali attrattive presenti sul territorio. Recentemente restaurata con il contributo della comunità montana e portata agli antichi splendori, è comodamente percorribile e dotata di pannelli integrativi che ne raccontano la storia, nonché le ricchezze naturalistiche di cui è ricco il territorio circostante.
Recentemente è stato recuperato e reso visitabile solo con visite guidate un tratto delle miniere di Florite di Paglio-Pignolino, la presenza di ampi vuoti e spazi incantevoli le rendono un esempio di reperto industriali di inizio secolo unico nel suo genere.
Da vedere è anche la cosiddetta Mascherada de Dosséna. Si tratta di una festa che si svolge a carnevale e celebra il termine dell’inverno, stagione fredda e poco favorevole alle pratiche contadine, ed il conseguente arrivo della primavera. Si svolge con maschere caratteristiche e costumi tipici (ad esempio uomini che portano lampade da minatori che illuminano la strada), con un accompagnamento musicale.
Amministrazione
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[3]



Molini

Villa

Casa Astori

Colle

Adelvais

Lago

![]() | L’estrazione dei minerali allora veniva fatta attraverso cunicoli e strette gallerie capaci a mala pena di contenere un uomo sdraiato, lavorando di scalpello o frantumando la roccia col fuoco, di cui erano visibili tracce, non molti anni fa, nelle antichissime discariche dei materiali di scarto. Il fatto poi che a Parre (collegato a quei tempi con Dossena da una strada attraverso il colle di Zambla) si siano rinvenuti degli oggetti di bronzo, la cui lavorazione richiama quella dei bronzi dell’epoca pliniana, e la descrizione, inoltre, fattaci da Plinio stesso, delle cave di cadmio (minerale presente nella calamina e nella blenda) che perfettamente corrispondono a quelle di Vaccareggio e di Paglio, sono elementi che avvalorano ancor meglio la tesi di cui sopra. Con la decadenza dell’Impero Romano, anche le miniere di Dossena furono abbandonate per un lungo periodo di tempo. |

Siti Internet oppure su Giornali e Riviste è obbligo citarne la fonte (www.valbrembanaweb.com) |
|
Dossena (C.A.P. 24010) dista 33 chilometri da Bergamo, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene. Dossena conta 1.015 abitanti (Dossenesi) e ha una superficie di 19,6 chilometri quadrati per una densità abitativa di 51,79 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 986 metri sopra il livello del mare. Il municipio di Dossena è sito in Via Carale 8, tel. 0345-49413 fax. 0345-49453. Cenni anagrafici: Il comune di Dossena ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 940 abitanti. Nel censimento del 2001 Dossena ha fatto registrare una popolazione pari a 1.015 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991 – 2001 una variazione percentuale di abitanti pari al 7,98%. |
Bed and Breakfast Le Touriste: Il Bed and Breakfast Le Touriste si trova a Dossena (1.050 m s.l.m.), antichissimo borgo, sparso su un poggio solatio che domina la Valle Brembana e guarda la Val Serina, si trova ai piedi di San Pellegrino Terme e a pochi chilometri dalla vicina Bergamo, con l’Aeroporto di Orio al Serio e l’autostrada Milano – Venezia (A4). La storia di Dossena è molto lontana nel tempo e si fa risalire all’epoca etrusca essendo la zona ricca di miniere la cui coltivazione è stata chiusa da una ventina d’anni. Il paese di Dossena ha quale punto di riferimento l’antica chiesa di S. Giovanni Battista, prima chiesa battesimale di tutta la Valle Brembana. E’ uno scrigno di preziose opere d’arte., di quadri del Veronese, dei fiamminghi Rubens e Reimer, di Palma il Vecchio, dei Santa Croce e di numerosi artisti del ‘600 e ‘700. |
Agriturismo al Sass a Dossena L’agriturismo “Al Sass” è nato dalla Passione per la montagna, gli animali e la buona cucina. Nei primi anni novanta abbiamo deciso di vivere a Dossena a mille metri nel cuore della Val Brembana. con passione e con gusto abbiamo ristrutturato personalmente una vecchia cascina ribonificando con pazienza i prati e i boschi che la circondano… |
Casa Vacanze Dossena Affitto Appartamenti – Casa Vacanze a Dossena (1000 m) – Termoautonomi, indipendenti, completamente ritrutturati e ammobiliati affitto mensile, settimanale o Weekend – Per informazioni contattare 339.2910575 oppure 3333473104 |
http://www.viamichelin.it/web/Itinerari/Itinerario-Bergamo-_-Bergamo-Italia-verso-Dossena-24010-Bergamo-Italia?strStartLocid=31NDFlYjExMGNORFV1TmprME9Eaz1jT1M0Mk5qazVOZz09&strDestLocid=32NDFneDk1MjQwMTAxMGNORFV1T0RneE1qaz04T1M0Mk9UWXg= itinerario Dossena – via Michelin
Rispondi