Buon compleanno Fabio Capello – 70 di questi anni.

Ha vinto molto, ovunque sia stato. Scudetti con Milan, Roma e Juventus (questi ultimi però revocati per Calciopoli) in Italia, Real Marid in Spagna, ed è stato ct di Inghilterra e Russia. Arriva al traguardo dei 70 anni senza una panchina, ma Fabio Capello da Pieris, Gorizia, ha comunque una storia fatta di successi. Non solo da allenatore, ma prima ancora da calciatore. E’ stato l’unico a vincere lo scudetto con Milan e Juventus sia da giocatore che da allenatore.
Cresciuto nel settore giovanile della SPAL, con la quale ha esordito in massima serie nella stagione 1963-1964, ha speso la sua carriera tra Roma, Juventus e Milan, vincendo quattro campionati (tre con la Juventus e uno con il Milan) e due Coppe Italia (una con la Roma e una con il Milan). Tra il 1972 e il 1976 ha collezionato 32 presenze in Nazionale maggiore realizzando 8 gol, compreso quello decisivo che ha permesso all’Italia di vincere per la prima volta in casa dell’Inghilterra a Wembley nel 1973.
Conclusa la carriera da calciatore, ha intrapreso quella da allenatore affermandosi come uno dei migliori tecnici della sua generazione. Nel suo palmarès può vantare la conquista di cinque campionati italiani (quattro con il Milan, uno con la Roma, e due con la Juventus in seguito revocati) e due spagnoli (entrambi con il Real Madrid), quattro Supercoppe italiane (tre con il Milan e una con la Roma) nonché una UEFA Champions League nella stagione 1993-1994 e una Supercoppa UEFA nel 1994 con il Milan. Dal 2007 al 2012 è stato il commissario tecnico nella Nazionale inglese, che ha guidato al campionato mondiale 2010 venendo eliminato dalla Germania agli ottavi di finale, mentre dal 2012 al 2015 è stato il selezionatore della Nazionale russa, che ha condotto durante il campionato mondiale 2014, non andando oltre il terzo posto nel girone eliminatorio.
Dal 2013 è opinionista televisivo per Fox Sports Italia, dopo varie esperienze dello stesso tipo per altre emittenti negli anni precedenti.
Palmarès
Calciatore
Coppa Italia: 2
- Roma: 1968-1969
- Milan: 1976-1977
Campionato italiano: 4
- Juventus: 1971-1972, 1972-1973, 1974-1975
- Milan: 1978-1979
Carriera
Giocatore
Nipote per parte di madre di Mario Tortul,[3][4] (mezzala di Sampdoria, Triestina, Padova e della Nazionale negli anni cinquanta e sessanta), Fabio Capello inizia a giocare a calcio nelle squadra di Pieris (frazione di San Canzian d’Isonzo), dove era nato.[3] Successivamente viene scoperto da Paolo Mazza che lo porta a Ferrara, dove trascorre due anni nelle giovanili della SPAL.[3] Esordisce in prima squadra il 29 marzo1964, a diciotto anni, nella partita di Serie A persa per 3-1 in casa della Sampdoria.[3][5]
Nel 1967 viene acquistato per 260 milioni di lire dalla Roma,[3] con la quale conquista il primo trofeo, la Coppa Italia 1968-1969. Segna la sua prima rete stagionale contro la Juventus il 5 novembre 1967, partita terminata 1-0 per i giallorossi.
Nel 1970 viene ceduto alla Juventus, squadra in cui inizia a vincere con regolarità (tre scudetti, nel 1972, 1973e 1975)
Il 13 maggio 1972, esordisce nella Nazionale italiana contro il Belgio[2] e ne diviene una presenza fissa nella prima metà degli anni settanta, totalizzando 32 presenze e 8 reti.[2] Tra le sue numerose prestazioni di valore, spicca negli annali il gol segnato il 14 novembre del 1973 grazie al quale l’Italia vince per la prima volta nella sua storia in casa dell’Inghilterra, a Wembley.[5]
Nel 1976 lascia la Juventus per accasarsi al Milan, dove chiude la carriera da calciatore nel 1980 dopo aver vinto una Coppa Italia nel 1977 e uno scudetto nel 1979.[2]
Allenatore
Già pluridecorato come calciatore, Fabio Capello ha raccolto ancora di più da allenatore, portando al successo il Milan, il Real Madrid, la Roma e la Juventus.[6]
Milan
Dopo una parentesi nel Milan Primavera, con cui vinse la Coppa Italia Primavera 1984-1985, inizia ad allenare i rossoneri in Serie A alla fine della stagione 1986-1987, guidando la squadra durante le ultime 6 partite dell’annata, in sostituzione dell’esonerato Nils Liedholm[7] e garantisce la qualificazione in Coppa UEFA vincendo lo spareggio contro la Sampdoria.[8] Segue un periodo da dirigente della Polisportiva Mediolanum in varie discipline, tra cui hockey su ghiaccio, baseball,pallavolo e rugby.[9]

Capello viene portato in trionfo dai giocatori del Milan dopo la vittoria del quattordicesimo scudetto rossonero, nella stagione 1993-1994.
Capello abbandona nuovamente la scrivania in favore del campo quando il Milan nel 1991 ha necessità di sostituire Arrigo Sacchi, chiamato a dirigere la Nazionale italiana. Accolto da un’iniziale perplessità per la sua scarsa esperienza in panchina ed etichettato frettolosamente come uno yesman dei vertici societari,[10] Capello inaugura uno dei più prolifici cicli di vittorie della sponda rossonera di Milano. Fra il 1991 e il 1996, infatti, il Milan allenato dal bisiaco centra quattro scudetti di cui tre consecutivi (1991-1992, 1992-1993,1993-1994, 1995-1996) e una Champions League (1993-1994)[11] e altre due finali perse della massima competizione continentale per club nel 1993 e nel 1995, stabilendo numerosi primati tra cui il maggior numero di risultati utili consecutivi in Serie A (58 partite senza sconfitte).[7][12]
Real Madrid e ritorno al Milan
Nell’estate del 1996 Capello viene ingaggiato dal Real Madrid del presidente Lorenzo Sanz per risollevare le sorti di una squadra, piazzatasi quinta nella stagione precedente, e non classificatasi per le competizioni europee. La stagione vede un continuo testa a testa con il Barcellona di Bobby Robson e Ronaldo e alla fine è proprio il Real Madrid a prevalere conquistando la Liga.[7][11] Per Capello si tratta del quinto campionato vinto in sei stagioni.
Dopo la vittoria del campionato spagnolo, nel 1997, Capello viene richiamato alla guida del Milan per rifondare una squadra reduce da una stagione fallimentare[7] terminata all’undicesimo posto. Il club milanese conclude il campionato al decimo posto e con il conseguente allontanamento del tecnico friulano. In Coppa Italia, dopo un cammino culminato nella vittoria sull’Inter per 5-0, la squadra perde in finale contro la Lazio (1-0 all’andata e 1-3 nel ritorno).[7]
Roma
Dopo un anno di inattività, nell’estate del 1999 viene ingaggiato dalla Roma del presidente Franco Sensi in sostituzione di Zdeněk Zeman.
La prima stagione (1999-2000) si chiude con un 6º posto in campionato, mentre in quella seguente (2000-2001) l’allenatore friulano conduce la squadra (rinforzatasi in estate soprattutto con gli acquisti di Batistuta, Emerson e Samuel e trascinata da Totti e dalla decisività di Montella) alla conquista del terzo scudetto della sua storia, avvenuta dopo un 3-1 al Parma all’ultima giornata. Capello diventa così il primo allenatore italiano a laurearsi campione d’Italia alla guida della squadra capitolina.[13] Nello stesso anno vince la Supercoppa italiana (la prima della storia giallorossa), con un 3-0 ai danni della Fiorentina.
Nel suo trascorso romanista conta sette derby di Roma vinti (5 in campionato e 2 in Coppa Italia), due secondi posti in campionato (2001-2002 e 2003-2004) e una finale di Coppa Italia (2002-2003).
Juventus

Capello, tecnico della Juventus, firma un autografo a metà degli anni duemila.
Ripercorrendo il cammino fatto da giocatore, nell’estate del 2004 diventa l’allenatore della Juventus. Il suo viene visto come un tradimento dai tifosi romanisti anche perché lo stesso Capello affermò pubblicamente che non avrebbe mai allenato la squadra torinese.[14]
È lo scontro diretto terminato 0-1 per la Juventus, ai danni del Milan di Carlo Ancelotti, a decidere il campionato 2004-2005.[15]
Anche la stagione successiva, seppur iniziata malamente con la sconfitta in Supercoppa italiana contro l’Inter per 0-1 dopo i tempi supplementari, si concluderà con la vittoria dello scudetto (ventinovesimo della storia bianconera e ottavo in carriera per Capello) dopo uno 0-2 alla Reggina sul neutro di Bari. I due titoli verranno poi revocati a seguito dello scandalo di Calciopoli scoppiato a maggio del 2006.
Alla Juventus, Capello valorizza lo svedese Zlatan Ibrahimović mentre vive un rapporto conflittuale con il capitano della squadra Alessandro Del Piero, che viene impiegato con minor frequenza rispetto al passato.[16]
Il ritorno al Real Madrid
In piena bufera del calcio italiano il neo-presidente madrileno Ramón Calderón designa Fabio Capello nuovo allenatore del Real Madrid. Dopo un iniziale periodo di difficoltà, la squadra ottiene una serie di buoni risultati e, al termine di un duello con il Barcellona conquista la Liga all’ultima giornata di campionato, contro il Maiorca.[17]
Dopo la vittoria in campionato, Capello viene esonerato il 26 giugno 2007.[18] Durante la sua permanenza nella squadra, Capello mette fuori squadra Ronaldo, David Beckham (poi reintegrato) e Antonio Cassano.[19]
Nazionale inglese
A seguito della mancata qualificazione dell’Inghilterra agli Europei del 2008, il 14 dicembre 2007 la FA annuncia l’ingaggio di Capello come nuovo commissario tecnico della Nazionale dei Tre leoni; il tecnico friulano firma un contratto di quattro anni e mezzo[20] per la cifra di circa 6 milioni di sterline a stagione (circa 8 milioni di euro).[21][22] Gli assistenti sono Italo Galbiati come allenatore in seconda,Franco Tancredi come preparatore dei portieri, Massimo Neri come preparatore atletico e Franco Baldini[20] (con Capello già alla Roma e al Real Madrid) come general manager.[23][24]
Esordisce sulla panchina inglese il 6 febbraio 2008 nell’amichevole contro la Svizzera a Wembley terminata 2-1 per la compagine britannica.[25] Nella prima partita ufficiale della gestione Capello, l’Inghilterra ottiene la vittoria contro l’Andorra. L’Inghilterra alla fine otterrà la qualificazione ai Mondiali sudafricani con nove vittorie in dieci incontri, di cui le prime otto consecutive. Le performance della squadra inglese permette a Capello di arrivare al secondo posto (dietro Vicente del Bosque), nella classifica stilata daIFFHS, come miglior CT del 2009.[26]
Il 1º giugno 2010 rinnova fino al 2012, nonostante le avances da parte dell’Inter di Massimo Moratti.[27] Nel Mondiale del 2010 l’Inghilterra, dopo un girone eliminatorio con due pareggi contro Stati Uniti (1-1) e Algeria (0-0) e una vittoria contro la Slovenia per 1-0, viene eliminata negli ottavi di finale dalla Germania a seguito della sconfitta per 4-1.[28]
Il 2 luglio 2010 la Federazione inglese annuncia sul proprio sito ufficiale la riconferma definitiva di Fabio Capello alla guida della Nazionale inglese.[29] Nelle qualificazioni all’Europeo 2012 l’Inghilterra chiude al primo posto il proprio girone con 5 vittorie e tre pareggi, guadagnando l’accesso alla fase finale in Polonia e Ucraina.
L’8 febbraio 2012 Capello rassegna le proprie dimissioni da CT dell’Inghilterra dopo la decisione della FA di togliere la fascia di capitano a John Terry[30] a seguito dell’accusa al calciatore britannico di aver rivolto insulti razzisti ad Anton Ferdinand,[31] scelta criticata da Capello in un’intervista alla trasmissione di Rai 1 5 minuti di recupero.[32][33]Capello detiene il record di allenatore della Nazionale inglese con la più alta percentuale di vittorie (66%) sul numero di partite disputate.[34]
Nazionale russa
Il 19 luglio 2012 diventa ufficialmente il nuovo commissario tecnico della Nazionale russa,[35] sottoscrivendo un contratto fino al 2014[36] da 7,8 milioni di euro lordi l’anno (6,8 al netto delle imposte), che lo rende il terzo allenatore più pagato al mondo dopo José Mourinho e Carlo Ancelotti.[37] Fa il suo esordio sulla panchina russa il 15 agosto seguente, in occasione dell’amichevole pareggiata per 1-1 contro la Costa d’Avorio a Mosca.[38][39]
Nelle qualificazioni al Mondiale 2014 raggiunge l’accesso diretto ai gironi qualificandosi primo nel gruppo F (davanti al Portogallo, qualificato agli spareggi).[40]
Il 24 gennaio 2014 prolunga il suo contratto con la Russia fino al 2018,[41] con un aumento di ingaggio a 7 milioni l’anno più bonus, con un risarcimento pari a 25 milioni in caso di esonero.[42] Nella fase finale dei Mondiali 2014 la Russia esce dalla rassegna iridata nella fase a gruppi, dopo due pareggi (contro Corea del Sud e Algeria) e una sconfitta (contro il Belgio), chiudendo il proprio girone al 3º posto. Il 14 luglio 2015 viene ufficializzata la separazione consensuale di Capello dalla Nazionale russa.
Opinionista televisivo
Per diverso tempo Capello è stato un apprezzato commentatore televisivo: esordì nel 1983 a Telemontecarlo affiancando Luigi Colombo, alternandosi con José Altafini eGiacomo Bulgarelli,[43] per poi passare alla Fininvest e a Tele Capodistria.[44] Nell’annata 1998-1999 è stato commentatore della RAI, affiancando Bruno Pizzul durante le partite dell’Italia, ruolo che tornò a svolgere nel 2007, prima di trasferirsi in Inghilterra. Dal 2013 è commentatore e analista tecnico per il nuovo canale tematico Fox Sports Italia.
Controversie
Nel 2008 il fisco ha scoperto un’evasione da 16 milioni di euro, arrivando a recuperarne oltre 5 tra imposte dovute e sanzioni accessorie.[45] Già in passato Capello era finito mirino del fisco, ai tempi in cui aveva la residenza a Campione d’Italia, enclave italiana in terra svizzera.[46]
Statistiche
Presenze e reti nei club
Stagione | Squadra | Campionato | Coppa Italia | Coppe europee | Altre coppe | Totale | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1963-1964 | ![]() | A | 4 | 0 | CI | ? | ? | – | – | – | – | – | – | 4+ | 0+ |
1964-1965 | B | 9 | 0 | CI | ? | ? | – | – | – | – | – | – | 9+ | 0+ | |
1965-1966 | A | 20 | 1 | CI | ? | ? | – | – | – | – | – | – | 20+ | 1+ | |
1966-1967 | A | 16 | 2 | CI | 1 | 1 | – | – | – | – | – | – | 17 | 3 | |
Totale SPAL | 49 | 3 | 1+ | 1+ | – | – | – | – | 50+ | 4+ | |||||
1967-1968 | ![]() | A | 11 | 1 | CI | 1 | 0 | – | – | – | – | – | – | 12 | 1 |
1968-1969 | A | 25 | 6 | CI | 8 | 4 | – | – | – | – | – | – | 33 | 10 | |
1969-1970 | A | 26 | 4 | CI | 5 | 0 | CdC | 8 | 3 | – | – | – | 39 | 7 | |
Totale Roma | 62 | 11 | 14 | 4 | 8 | 3 | – | – | 84 | 18 | |||||
1970-1971 | ![]() | A | 27 | 5 | CI | 2 | 0 | CdF | 11 | 3 | TAP | 1 | 0 | 41 | 8 |
1971-1972 | A | 29 | 9 | CI | 9 | 3 | CU | 7 | 1 | – | – | – | 45 | 13 | |
1972-1973 | A | 27 | 3 | CI | 9 | 2 | CdC | 9 | 0 | – | – | – | 45 | 5 | |
1973-1974 | A | 27 | 4 | CI | 8 | 0 | CC | 2 | 0 | – | – | – | 37 | 4 | |
1974-1975 | A | 28 | 3 | CI | 6 | 1 | CU | 9 | 2 | – | – | – | 43 | 6 | |
1975-1976 | A | 27 | 3 | CI | 1 | 2 | CC | 1 | 0 | – | – | – | 29 | 5 | |
Totale Juventus | 165 | 27 | 35 | 8 | 39 | 6 | 1 | 0 | 240 | 41 | |||||
1976-1977 | ![]() | A | 26 | 1 | CI | 6 | 0 | CU | 5 | 3 | – | – | – | 37 | 4 |
1977-1978 | A | 28 | 3 | CI | 5 | 0 | CdC | 2 | 1 | – | – | – | 35 | 4 | |
1978-1979 | A | 8 | 0 | CI | 0 | 0 | CU | 3 | 0 | – | – | – | 11 | 0 | |
1979-1980 | A | 3 | 0 | CI | 1 | 1 | CdC | 0 | 0 | – | – | – | 4 | 1 | |
Totale Milan | 65 | 4 | 12 | 1 | 10 | 4 | – | – | 87 | 9 | |||||
Totale carriera | 341 | 45 | 62+ | 14+ | 57 | 13 | 1 | 0 | 461+ | 72+ |
Cronologia presenze e reti in Nazionale
Statistiche
Allenatore
Club
Statistiche aggiornate al 26 giugno 2014
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | Vittorie % | |||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | ||
1987 | ![]() | A | 6[47] | 3 | 2 | 1 | CI | 1 | 0 | 1 | 0 | 7 | 3 | 3 | 1 | 42,86 | ||||||||||
1991-1992 | A | 34 | 22 | 12 | 0 | CI | 8 | 3 | 4 | 1 | 42 | 25 | 16 | 1 | 59,52 | |||||||||||
1992-1993 | A | 34 | 18 | 14 | 2 | CI | 8 | 5 | 2 | 1 | UCL | 11 | 10 | 0 | 1 | SI | 1 | 1 | 0 | 0 | 54 | 34 | 16 | 4 | 62,96 | |
1993-1994 | A | 34 | 19 | 12 | 3 | CI | 4 | 1 | 2 | 1 | UCL | 12 | 7 | 5 | 0 | SI+SU+CInt | 1+2+1 | 1+1+0 | 0+0+0 | 0+1+1 | 54 | 29 | 19 | 6 | 53,70 | |
1994-1995 | A | 34 | 17 | 9 | 8 | CI | 4 | 1 | 0 | 3 | UCL | 11 | 6 | 2 | 3 | SI+SU+CInt | 1+2+1 | 0+1+0 | 1+1+0 | 0+0+1 | 53 | 25 | 13 | 15 | 47,17 | |
1995-1996 | A | 34 | 21 | 10 | 3 | CI | 4 | 2 | 2 | 0 | CU | 8 | 6 | 1 | 1 | 46 | 29 | 13 | 4 | 63,04 | ||||||
1996-1997 | ![]() | PD | 42 | 27 | 11 | 4 | CR | 6 | 4 | 1 | 1 | 48 | 31 | 12 | 5 | 64,58 | ||||||||||
1997-1998 | ![]() | A | 34 | 11 | 11 | 12 | CI | 10 | 5 | 3 | 2 | 44 | 16 | 14 | 14 | 36,36 | ||||||||||
Totale Milan[48] | 210 | 111 | 70 | 29 | 39 | 17 | 14 | 8 | 42 | 29 | 8 | 5 | 9 | 4 | 2 | 3 | 300 | 161 | 94 | 45 | 53,67 | |||||
1999-2000 | ![]() | A | 34 | 14 | 12 | 8 | CI | 4 | 1 | 0 | 3 | CU | 8 | 4 | 2 | 2 | 46 | 19 | 14 | 13 | 41,30 | |||||
2000-2001 | A | 34 | 22 | 9 | 3 | CI | 2 | 0 | 1 | 1 | CU | 8 | 6 | 1 | 1 | 44 | 28 | 11 | 5 | 63,64 | ||||||
2001-2002 | A | 34 | 19 | 13 | 2 | CI | 4 | 1 | 0 | 3 | UCL | 12 | 3 | 7 | 2 | SI | 1 | 1 | 0 | 0 | 51 | 24 | 20 | 7 | 47,06 | |
2002-2003 | A | 34 | 13 | 10 | 11 | CI | 8 | 4 | 3 | 1 | UCL | 12 | 3 | 5 | 4 | 54 | 20 | 18 | 16 | 37,04 | ||||||
2003-2004 | A | 34 | 21 | 8 | 5 | CI | 4 | 2 | 0 | 2 | CU | 8 | 4 | 2 | 2 | 46 | 27 | 10 | 9 | 58,70 | ||||||
Totale Roma | 170 | 89 | 52 | 29 | 22 | 8 | 4 | 10 | 48 | 20 | 17 | 11 | 1 | 1 | 0 | 0 | 241 | 118 | 73 | 50 | 48,96 | |||||
2004-2005 | ![]() | A[49] | 38 | 26 | 8 | 4 | CI | 2 | 0 | 1 | 1 | UCL | 12 | 7 | 3 | 2 | 52 | 33 | 12 | 7 | 63,46 | |||||
2005-2006 | A[50] | 38 | 27 | 10 | 1 | CI | 4 | 2 | 1 | 1 | UCL | 10 | 6 | 1 | 3 | SI | 1 | 0 | 0 | 1 | 53 | 35 | 12 | 6 | 66,04 | |
Totale Juventus[51] | 76 | 53 | 18 | 5 | 6 | 2 | 2 | 2 | 22 | 13 | 4 | 5 | 1 | 0 | 0 | 1 | 105 | 68 | 24 | 13 | 64,76 | |||||
2006-2007 | ![]() | PD | 38 | 23 | 7 | 8 | CR | 4 | 1 | 3 | 0 | UCL | 8 | 4 | 2 | 2 | 50 | 28 | 12 | 10 | 56,00 | |||||
Totale Real Madrid | 80 | 50 | 18 | 12 | 10 | 5 | 4 | 1 | 8 | 4 | 2 | 2 | 98 | 59 | 24 | 15 | 60,20 | |||||||||
Totale carriera | 536 | 303 | 158 | 75 | 77 | 32 | 24 | 21 | 120 | 66 | 31 | 23 | 11 | 5 | 2 | 4 | 744 | 406 | 215 | 123 | 54,57 |
Nazionale
Stagione | Squadra | Campionato | Piazzamento | Andamento | ||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Giocate | Vittorie | Pareggi | Sconfitte | % vittorie | ||||
2008 | ![]() | Qual. Mondiale | 1º nel gruppo 6 | 4 | 4 | 0 | 0 | 100,00 |
2009 | 6 | 5 | 0 | 1 | 83,33 | |||
2010 | Mondiale | Ottavi di finale | 4 | 1 | 2 | 1 | 25,00 | |
2011 | Qual. Europeo | 1º nel gruppo G | 8 | 5 | 3 | 0 | 62,50 | |
Dal 2008 al 2011 | Amichevoli | 20 | 13 | 3 | 4 | 65,00 | ||
Totale Inghilterra[52][53] | 42 | 28 | 8 | 6 | 66,67 | |||
2012 | ![]() | Qual. Mondiale | 1º nel gruppo F | 4 | 4 | 0 | 0 | 100,00 |
2013 | 6 | 3 | 1 | 2 | 50,00 | |||
2014 | Mondiale | 3º nel gruppo H | 3 | 0 | 2 | 1 | 0,00 | |
Dal 2012 al 2014 | Amichevoli | 12 | 7 | 5 | 0 | 58,33 | ||
Totale Russia | 25 | 14 | 8 | 3 | 56,00 |
Palmarès
Calciatore
| AllenatoreCompetizioni nazionali
Competizioni internazionali
Individuale
|
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