7 settembre 1893 – Nasce il Genoa, tra i più antichi club calcistici italiani

E’ tra i club più antichi d’Italia, ha vinto il primo titolo nazionale riconosciuto dalla FIGC nel 1898, e seppur non vinca un titolo italiano dal 1924, resta un club dalle tradizioni secolari. Primo club a vincere all’Anfield Road, tana del Liverpool, purtroppo in ambito internazionale non vanta successi, con risultato massimo solo la semifinale di Coppa Uefa raggiunta nel 1992.
Storia
Il Genoa fu fondato il 7 settembre 1893. Partecipò al primo campionato italiano, durato un solo giorno, l’8 maggio 1898, che vinse. L’anno successivo partecipò nuovamente, ottenendo un nuovo successo, e così l’anno seguente. Fu proprio in quell’anno che il Genoa adottò i colori rossoblu.[9] Non riuscì però a vincere il campionato seguente, venendo sconfitto in finale dal Milan. Comunque, nei tre anni successivi, il Genoa fu nuovamente campione d’Italia. Per il settimo scudetto però si dovettero attendere 11 anni, quando vinse il campionato del 1915. L’anno seguente i campionati furono sospesi per 4 anni a causa della prima guerra mondiale. Al ritorno in campo, il Genoa si qualificò secondo nel campionato 1919-1920. 3 anni dopo vinse nuovamente il campionato, e l’annata seguente vinse il suo nono ed ultimo scudetto contro il Savoia di Torre Annunziata.
Al primo campionato di Serie A il Genoa sfiorò lo scudetto qualificandosi al secondo posto. Nella stagione 1933-1934 il Genoa retrocedette in Serie B per la prima volta, ma ritornò in A l’anno dopo. Due stagioni dopo vinse la prima Coppa Italia della sua storia (e fino ad ora anche l’unica).
Dopo l’interruzione dei campionati per via della seconda guerra mondiale, il Genoa tornò a giocare in A, ma senza lo smalto di un tempo: i rossoblu passarono circa 20 anni raggiungendo sempre posti bassi della classifica in A, venendo anche retrocessi in due casi, ottenendo comunque anche due promozioni. Nella stagione 1962-1963 il Genoa vinse la Coppa dell’Amicizia e raggiunse il quindicesimo posto in Serie A. Nel campionato seguente si piazzò all’ottavo posto e vinse la Coppa delle Alpi. Meno fortunata fu l’annata seguente, conclusasi con la retrocessione in Serie B. Dopo quattro anni in cadetteria, il Genoa retrocesse addirittura in Serie C. Tuttavia, tornò immediatamente in cadetteria e due anni dopo in massima serie. Passò poi alcuni anni scendendo e risalendo di categoria.

Una formazione del Genoa che colse, nel 1924, il suo nono e ultimo scudetto
Nella stagione 1981-1982 il Genoa, grazie al pareggio con il Napoli per 2-2 all’ultima giornata, si salvò dalla retrocessione ai danni del Milan: questo sancì il gemellaggio con i partenopei. Dopo una retrocessione in seconda serie nel 1984, il Genoa passò i cinque anni seguenti in cadetteria, risalendo in prima serie nel 1989. Due anni dopo, nella stagione 1990-1991 il Genoa raggiunse un ottimo quarto posto: poté così partecipare alla Coppa UEFA, da cui però fu eliminata dall’Ajax, l’anno seguente, in semifinale. Questo fu l’inizio di una fase calante culminata nel 1995 con l’ennesima retrocessione in Serie B. Se si esclude la vittoria del Torneo Anglo-Italiano, i dieci anni seguenti furono terribili per i rossoblu, con alcune retrocessione sventate, una su tutte quella del 2003, anno in cui il Genoa fu ripescato per un illecito sportivo del Catania. Nella stagione 2004-2005 il Genoa raggiunse il primo posto della Serie B, ma la promozione in massima serie fu annullata a causa di un presunto tentativo di corruzione ai danni del Venezia ed i liguri furono così retrocessi in terza serie.
L’anno dopo, comunque, i rossoblu tornarono in B classificandosi secondi, alle spalle dello Spezia e, nel campionato seguente, reso particolare per la presenza della Juventus, retrocessa per via di calciopoli, tornò in A insieme a Juventus e Napoli. Nella stagione 2008-2009 i rossoblu si classificarono con 68 punti al quinto posto, che garantiva l’accesso all’Europa League, tornando nelle competizioni continentali dopo diciassette anni. La stagione seguente il Genoa non supera la fase a gironi della seconda competizione europea ma per la prima volta nella storia, la formazione primavera del Grifone vince il Campionato Primavera.
Nella stagione 2011-2012, grazie alla vittoria per 2-1 sulla Roma del 26 ottobre 2011, il Genoa supera quota 1.000 punti nelle partite casalinghe di Serie A con la formula del girone unico.[10]
Nella stagione 2013-2014, grazie alla vittoria 2-0 sul Sassuolo del 6 gennaio 2014 il Genoa raggiunge le 500 vittorie di Serie A con la formula del girone unico.[11][12]. Nella stagione 2014-2015 il Genoa ottiene il sesto posto con 59 punti in classifica, posizione che consentirebbe l’accesso all’Europa League 2015-2016 che non ottiene a causa del non ottenimento della licenza Uefa…Dopo il decimo posto della stagione 2015-2016, il Genoa questa stagione è partito con due vittorie nei primi due turni, rendimento che non otteneva dalla stagione 2009-2010.
Cronistoria
Cronistoria del Genoa Cricket and Football Club |
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Colori e simboli
Colori
La maglia del Genoa è composta dai colori rosso e blu a quarti: la disposizione dei colori sulla maglia (rispetto a chi la indossa) rosso a destra e blu a sinistra, schienale invertito e manica con facciata di colore opposto, calzoncini blu e calzettoni rosso-blu a strisce orizzontali.[16] Dalla fondazione avvenuta nel 1893 vengono adottate dapprima casacche di colore bianco e successivamente bianco-blu a righe verticali, mentre dal 1901 il rosso granata e il blu scuro.[17]
Simboli ufficiali
Stemma
Il simbolo del club è il Grifone, figura araldica costituita dall’incrocio tra un’aquila e un leone, e presente sullo stemma della città di Genova quale sostegno.[18]
Per diversi anni il Genoa non cucì sulle maglie dei giocatori alcuno stemma, mentre su documenti e tessere sociali come simbolo utilizzava quello cittadino, composto da due Grifoni che reggono lo scudo con dentro la croce di San Giorgio.[18] Il simbolo che per primo comparve sulle maglie genoane è simile a quello tuttora in uso, ma con il Grifone rivolto verso destra. Alcune variazioni significative comparvero a cavallo tra anni Venti e Trenta, durante il regime fascista (in questo periodo il Grifone regge il fascio littorio), e negli anni Ottanta, quando venne utilizzata una testa di Grifone rossa con corpo blu, versione soprannominata dai tifosi “il gallinaccio”.[18]
Un’altra variante del logo è utilizzata durante gli anni Novanta: al centro dello scudetto vi è sempre il grifone, ma nella parte superiore appare la scritta genoa in giallo su sfondo rosso e nella parte inferiore la scritta 1893 richiamante l’anno di fondazione del club; ai lati dello scudo compaiono due bandiere rossoblu una delle due sormontate da una croce rossa su sfondo bianco, in richiamo alla bandiera cittadina.[18]
Inno
L’inno del Genoa è Un Cantico per il mio Grifone, composto da Piero Campodonico e Gian Piero Reverberi nella stagione 1972-73, il quale ha vinto il concorso cittadino.[19]
Strutture
Stadio[
Due industriali scozzesi proprietari di una fabbrica situata nella piazza d’Armi del Campasso mettono a disposizione del Genoa il suo primo campo da gioco, però dopo tre anni la squadra passa al campo di Ponte Carrega, il quale è situato lungo le rive del torrente Bisagno;[20] qui che viene disputato il primo incontro ufficialmente documentato della storia del calcio in Italia, il 6 gennaio 1898.[20] Nel 1907 il Ponte Carrega viene scelto per ospitare un enorme gasometro, di conseguenza la dirigenza genoana acquista un’area nella zona di San Gottardo: l’inaugurazione avviene l’8 dicembre del 1907.[20] L’impianto di San Gottardo si dimostra inadeguato soprattutto per la limitata capienza delle tribune e per l’eccessiva lontananza dal centro cittadino.[20]
Il 1º luglio 1910 il socio Musso Piantelli propone di allestire il campo in un suo terreno di Marassi, accanto alla propria villa, lo stadio viene inaugurato il 22 gennaio 1911 in occasione della partita tra Genoa ed Inter.[20] Il 1º gennaio 1933, durante la festa per il quarantennale del Genoa, lo stadio viene intitolato a Luigi Ferraris, storico capitano della squadra genovese caduto durante la Prima guerra mondiale.[20] In occasione del Mondiale 1990 lo stadio viene totalmente demolito e ricostruito: per consentire al Genoa ed allaSampdoria di continuare a giocare le partite casalinghe, i lavori vengono eseguiti “per singoli settori” e durano più di 2 anni.[20]
Centro di allenamento
Il quartier generale per gli allenamenti è il complesso sportivo Pio XII, attualmente intitolato all’ex capitano rossoblu Gianluca Signorini, situato presso Villa Rostan, nel quartiere diPegli;[21] è dotato di palestra e centro benessere.[21]
Società
Organigramma societario
Sponsor
Di seguito la cronologia di fornitori tecnici e sponsor del Genoa.
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Settore giovanile
Il settore giovanile del Genoa è formato da tre squadre maschili partecipanti ai campionati nazionali (Primavera, Allievi Nazionali e Giovanissimi Nazionali), due partecipanti a livello regionale (Allievi B e Giovanissimi B) e una a livello provinciale (Giovanissimi C), oltre a due rappresentative di Esordienti, due di Pulcini e una di “piccoli amici”.[24]
La scuola di calcio più antica d’Italia è quella del Genoa: la società è infatti la prima in Italia ad aver istituito un settore giovanile (22 ottobre 1902) per giocatori di età inferiore ai 16 anni[4] su proposta del socio e calciatore Attilio Salvadè. La prime vittorie furono ad un torneo per “giovinetti” il 7 giugno 1903 ove i genoani sconfissero le selezioni del liceo D’Oria e dell’istituto Genova. Nello stesso giorno la sezione “Allievi” sconfisse il Collegio Convitto di Genova per 3 a 0 con la seguente formazione: Crosa, Cevasco, Vigliacca,Ferraris, Castruccio, Cartier, Pellerani, Martins, Salvadè, Pollak ed Storace.[25]
A partire dalla stagione 2008–09 la scuola calcio rossoblu è inoltre la prima squadra in Italia ad avere uno sponsor autonomo (Barabino & Partners).[26]
Il Genoa CFC nella cultura di massa
Il Genoa, essendo uno dei principali club d’Italia, è spesso presente in varie opere della cultura italiana. In ambito cinematografico troviamo Figurine (1997), il quale segue la storia di Alberto, un bambino di 10 anni che frequenta le scuole elementari e ha la passione per il Genoa e le figurine,[27] Genova e il calcio – Le due anime della Superba (2010), documentario sulla storia e sulle rivalità tra Genoa e Sampdoria e sul derby della Lanterna,[28] InvaXön – Alieni in Liguria (2004), dove gli alieni sfidano una rappresentativa Genoa-Samp guidata da Attilio Lombardo e Claudio Onofri[29] e Viuuulentemente mia (1982), nel quale Diego Abatantuono cita il gagliardetto del Genoa in una barca quando invece è la bandiera di Panama.[30] Inoltre all’inizio del primo episodio dello special televisivo del celebre anime Lupin III Rupan Sansei – Tōhō kenbunroku – Another Page, la cui parte iniziale è ambientata a Genova, le guardie di Palazzo San Giorgio stanno guardando il derby, ed esultano per il gol di un giocatore del Genoa[31].
In ambito musicale troviamo invece Luca Canfora, cantautore genovese, il quale ha dedicato le canzoni Genoa e Forza vecchio cuore rossoblu alla squadra[32] e il cantautore e chitarrista francese Manu Chao, il quale interpreta il video della canzone La Chinita dell’album Próxima estación: Esperanza con addosso la maglia del Genoa.[33] Da notare inoltre come il cantante italoamericano Frank Sinatra (tifoso genoano) abbia voluto una cravatta rossoblu per il suo funerale.[34] Nel 2014 il cantautore londinese di origine italiana e genoano Jack Savoretti, ha ambientato allo stadio Luigi Ferraris durante la partita Genoa-Juventus il video del singolo “Home”, tratto dall’album Written in Scars[35]. Un grande tifoso del Genoa fu il cantautore Fabrizio De André, che fu tifoso dall’età di sette anni nel 1947[36][37].
Inoltre da giovane era un tifoso del Genoa il presidente della repubblica Sandro Pertini[38], mentre il giornalista e scrittore lombardo Gianni Brera che diede il soprannome alla squadra di “Vecchio Balordo” fu sempre un grande simpatizzante per i rossoblù[39].
Allenatori e presidenti[
Di seguito l’elenco di allenatori e presidenti del Genoa dall’anno di fondazione a oggi.
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Calciatori
Numeri di maglia ritirati
- 6
Gianluca Signorini[41]
- 7
Marco Rossi[42]
- 12 in omaggio ai tifosi, considerati il “dodicesimo uomo” in campo[43]
Hall of Fame
In occasione dei 120° della società sono scelti gli 11 giocatori più rappresentativi della storia del Genoa dai tifosi dopo una votazione con 20 000 preferenze. Gli 11 Hall of Famers 2013 vengono presentati sul prato del Ferraris e premiati con le opere del pittore Federico Romero Bayter a loro dedicate il 29 settembre 2013, i giocatori scelti sono:[44]
Giovanni De Prà (1921-33)
Gianluca Signorini (1988-95)
Vincenzo Torrente (1985-00)
Ottavio Barbieri (1919-32)
Branco (1990-93)
Gennaro Ruotolo (1988-02)
Mario Bortolazzi (1990-98)
Juan Carlos Verdeal (1946-50)
Carlos Alberto Aguilera (1989-92)
Roberto Pruzzo (1973-78)
Tomáš Skuhravý (1990-96)
Vincitori di titoli[modifica | modifica wikitesto]
- Campioni del mondo
Mario Genta (Francia 1938)
Mario Perazzolo (Francia 1938)
Il Genoa CFC e le Nazionali di calcio
Tra i primi giocatori genoani ad avere militato nelle corrispettive Nazionali vi sono Edoardo Mariani, che con l’Italia ha partecipato ai Giochi della V Olimpiade (1912),[45] Guglielmo Brezzi, Renzo De Vecchi e Aristodemo Santamaria, che invece hanno partecipato ai Giochi della VII Olimpiade (1920).[46][47][48] De Vecchi partecipa, insieme a Ottavio Barbieri,Luigi Burlando e Giovanni De Prà, anche alle Olimpiadi del 1924,[47][49][50][51] mentre De Prà partecipa pure a quella del 1928 insieme a Delfo Bellini e Virgilio Felice Levratto.[51][52] Al Mondiale 1938 partecipano invece Mario Genta e Mario Perazzolo.[53][54] Successivamente Marco Borriello viene convocato in vista degli Europei del 2008,[55]Salvatore Bocchetti e Domenico Criscito per i Mondiali 2010[56][57] e Mattia Perin per quelli del 2014.[58]
Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato italiano: 9
- 1898, 1899, 1900, 1902, 1903, 1904, 1914-15, 1922-23, 1923-24
Coppa Italia: 1
- 1936-37
- Serie B: 6 [59]
- 1934-35, 1952-53, 1961-62, 1972-73, 1975-76, 1988-89
- Serie C: 1
- 1970-71
Competizioni internazionali
- Coppa delle Alpi: 2
- 1962, 1964
- Coppa dell’Amicizia: 1
- 1963
- Coppa Anglo-Italiana: 1
- 1996
Competizioni giovanili
Campionato Primavera: 1
- 2009-10
Coppa Italia Primavera: 1
- 2008-09
- Supercoppa italiana Primavera: 2
- 2009, 2010
- Torneo di Viareggio: 2
- 1965, 2007
- Campionato Nazionale giovanile: 2
- 1939, 1942
- Campionato De Martino: 2
- 1962, 1964
- Seconda Categoria: 1
- 1903-04
Onorificenze
- Stella d’oro al merito sportivo
- 1967
- Collare d’oro al merito sportivo
- 2002
Statistiche e record
Partecipazioni ai campionati
Di seguito una tabella raffigurante la partecipazione del Genoa ai 113 campionati di calcio cui si è iscritto, tutti nel novero dell’odierno settore professionistico.
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | Campionato Nazionale | 3 | 1898 | 1900 | 78 |
Campionato Italiano | 3 | 1901 | 1903 | ||
Prima Categoria | 13 | 1904 | 1920-21 | ||
Prima Divisione | 5 | 1921-22 | 1925-26 | ||
Divisione Nazionale | 4 | 1926-27 | 1945-46 | ||
Serie A | 50 | 1929-30 | 2016-2017 | ||
2º | Serie B | 33 | 1934-35 | 2006-07 | 33 |
3º | Serie C | 1 | 1970-71 | 2 | |
Serie C1 | 1 | 2005-06 |
Partecipazione alle coppe nazionali
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|
Coppa Italia | 68 | 1926-1927 | 2016-2017 | 70 |
Coppa Alta Italia | 1 | 1945-1946 | ||
Coppa Italia Serie C | 1 | 2005-2006 |
Partecipazione alle coppe internazionali
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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Coppa UEFA / UEFA Europa League | 2 | 1991-1992 | 2009-2010 | 11 |
Coppa dell’Europa Centrale | 4 | 1929 | 1938 | |
Coppa delle Alpi | 2 | 1962 | 1964 | |
Coppa dell’Amicizia | 1 | 1961 | ||
Coppa Mitropa | 1 | 1990 | ||
Coppa Anglo-Italiana | 1 | 1995-1996 |
Tifoseria
Storia
Nel 2014-15 la tifoseria genoana conta una presenza media al Luigi Ferraris di circa 20000 persone, dato che pone il Genoa al nono posto come media di spettatori allo stadio.[60]
La parte più calda della tifoseria ha sede presso la “Gradinata Nord”, nella quale vi sono quattro principali gruppi ultras: Via Armenia 5r (ex Ottavio Barbieri), “GAV 2003” (GruppoAndrea Verrina), “Collettivo Rossoblu” e “Brigata Speloncia”. Vi sono presenti anche altri gruppi in Gradinata Nord, tra i quali “Vecchia Sestri”,”Gruppo Meroni”, “Gruppo Bargagli”, “Parterre” e “SetteSettembre”.[61]
È realizzato nel 2006 nel settore 5 della Tribuna dello stadio Luigi Ferraris il “Genoa Club For Children”, associazione nata con lo scopo di educare bambini e ragazzi tra i 7 ed i 16 anni a un tifo equilibrato: il club ottiene per questo riconoscimenti come l'”European Football Supporters Award”[62] e l’Oscar del calcio AIC come miglior tifoso dell’anno 2007.[63]
Gemellaggi e rivalità
Della tifoseria genoana è noto il gemellaggio con i tifosi del Napoli,[64] nato il 16 maggio 1982, e la forte amicizia con quelli del Catania.[64] Vengono intrattenuti inoltre buoni rapporti con Cosenza,[64] Vigor Lamezia,[64] Ancona,[64] Alessandria,[64] Pescara,[64] Udinese,[64] Vicenza,[64] Carrarese,[64] Pisa,[64] Reggiana,[64] Lecce,[64] Perugia[64] e all’estero un’amicizia con i tifosi del Monaco, l’unica squadra che ha sede nel Principato, Liverpool in Inghilterra, Barcellona in Spagna e Boca Juniors in Argentina.[65]
Con i torinisti[64] c’era un solido gemellaggio che viene rotto a causa dell’incontro Torino-Genoa, del 24 maggio 2009, vinto dai rossoblu e che contribuisce in maniera determinante alla retrocessione della squadra granata in Serie B.[66] Il 16 dicembre 2012, giorno in cui i due club si riaffrontano per la prima volta dopo il ritorno del Torino in Serie A dopo 3 anni, vi è un riappacificamento tra le due tifoserie, e quindi, il ritorno dello storico gemellaggio.[67]
Accese rivalità si hanno con i supporter dell’altra squadra genovese, la Sampdoria, che danno vita al derby della Lanterna, considerato uno dei più sentiti al mondo,[68] e con Milan,[64] Hellas Verona,[64] Fiorentina,[64] Atalanta,[64] Juventus,[64] Lazio,[64] Inter,[64] Roma,[64]Bari,[64] Brescia[64] e Spezia.[64] La tifoseria genoana è in contrasto con quella milanista a seguito dell’assassinio di Vincenzo “Spagna” Spagnolo da parte di un ultras rossonero il 29 gennaio 1995,[69] mentre con quella spezzina per fatti risalenti agli anni 1920 del XX secolo.[70]
Altre rivalità minori ci sono con le tifoserie di Parma,[64] Cagliari,[64] Taranto,[64] Modena,[64] Padova,[64] Ascoli,[64] Venezia,[64] Ternana,[64]Bologna,[64] Cesena,[64] Mantova,[64] Monza,[64] Ravenna,[64] Salernitana,[64] Varese,[64] Livorno[64] e all’estero con quella del Nizza.[71]
Polisportiva Genoa
Calcio femminile
Nel 1999 viene fondato, per iniziativa di una decina di soci, il Genoa Calcio Femminile (Genoa C.F.) che milita nel campionato di Serie C e che utilizza come campo di casa l’impianto “Spertino” di Multedo, nel ponente genovese.[74] La società può contare, oltre che sulla prima squadra, su tre formazioni giovanili impegnate nelle categorie Primavera, Under 14 e Under 12.
Cricket
Nel 2007, su iniziativa di alcuni tifosi genoani, la Fondazione Genoa, con l’aiuto della società del Genoa C.F.C., ha riformato l’antica sezione di cricket, che ha esordito nel campionato italiano di serie C di cricket nello stesso anno.
Pallacanestro
Dal 1945 al 1947 la sezione di pallacanestro del Genoa partecipò ai campionati italiani femminili e maschili di pallacanestro.[75]
Pallanuoto
Dal 1911 al 1922 la sezione di pallanuoto del Genoa partecipò al campionato italiano di pallanuoto vincendo i primi quattro scudetti italiani nei campionati del 1912, 1913, 1914 e 1919.[76]
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