La triste fine di Scarponi, big del ciclismo italiano

Stamattina è arrivato, come un fulmine a squarciare il cielo sereno della giornata, la notizia dell’incredibile morte del ciclista della Astana Michele Scarponi, investito da un furgone mentre si stava preparando al Giro d’Italia 2017, in partenza il 5 maggio prossimo. Aveva 37 anni d aveva vinto il Giro d’Italia 2011, asegnatogli dopo la sualifica dello spagnolo Alberto Contador. Nativo di Jesi, wikipedia ci racconta la sua carriera in modo sintetico.
Michele Scarponi (Jesi, 25 settembre 1979 – Filottrano, 22 aprile 2017) è stato un ciclista su strada italiano che correva per il team Astana. Professionista dal 2002, ha vinto il Giro d’Italia 2011 dopo la squalifica di Alberto Contador. Aveva caratteristiche di scalatore.
È rimasto vittima di un incidente la mattina del 22 aprile 2017 investito da un furgone, mentre si preparava al Giro d’Italia, tra le strade di Filottrano.[1] Era soprannominato L’Aquila di Filottrano.[2]
Carriera
Giovanili e dilettantismo[
Ricevette la prima bicicletta (una Bianchi) come regalo dai genitori per la Prima Comunione. Fu così iscritto, all’età di otto anni, alla squadra principale della sua zona natale, la Pieralisi di Jesi. Dopo un periodo con scarse soddisfazioni, ottenne il più importante successo da non professionista nel 1997, a 17 anni: il campionato italiano Juniores, dove batté gli avversari sull’ascesa del Castello di Caneva. Questa vittoria gli aprì le porte della nazionale azzurra: nello stesso anno venne infatti convocato per la prova di categoria del campionato del mondo su strada di San Sebastián, lottò per la vittoria ma venne rallentato da una foratura nella fase decisiva della gara.
L’anno successivo passò tra i dilettanti, vestendo per tre anni la maglia della squadra veneta Zalf-Désirée-Fior e per uno la maglia della Site-Frezza-Safi-Mattiuzzo, con cui ottenne vittorie sia in campo nazionale sia internazionale. Nel 2001 fu convocato per la gara a cronometro del campionato del mondo su strada di Lisbona, gara in cui si classificò ottavo, primo tra gli italiani.
2002-2008: gli esordi nel professionismo e la squalifica
Nel 2002 venne contattato dalla Acqua & Sapone-Cantina Tollo, squadra di Mario Cipollini, debuttando tra i professionisti e ottenendo subito una vittoria di tappa nella Settimana Ciclistica Lombarda. L’anno dopo, con la Domina Vacanze-Elitron, ex Acqua & Sapone, si mise in luce soprattutto nelle classiche di primavera con vari piazzamenti (settimo all’Amstel Gold Race, quarto alla Liegi-Bastogne-Liegi), e così pure nel 2004, quando si aggiudicò la Settimana Ciclistica Lombarda e la storica Corsa della Pace, primo italiano a riuscirvi, cogliendo anche il quarto posto alla Freccia Vallone e il settimo alla Liegi-Bastogne-Liegi.
Nel 2005 si trasferì in Spagna, alla Liberty Seguros-Würth di Manolo Saiz, concludendo al dodicesimo posto la Vuelta a España; l’anno seguente rimase quindi coinvolto, insieme a buona parte della sua squadra, nell’inchiesta doping della cosiddetta Operación Puerto. Dopo aver ammesso alla Procura del CONI i propri legami col medico Eufemiano Fuentes,[3] nel luglio 2007 venne squalificato per diciotto mesi (fino al 15 novembre 2008) dalla Commissione disciplinare della Federciclismo per violazione dell’articolo 2.2 del codice WADA.[4] Nella prima parte del 2007 aveva intanto corso per l’Acqua & Sapone-Caffè Mokambo, aggiudicandosi una tappa e la classifica generale della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali.
2009-2010: il rientro e le stagioni alla Diquigiovanni/Androni
Il 1º agosto 2008 siglò un contratto pluriennale con la Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli di Gianni Savio. Decorsi i termini della squalifica, nel 2009 prese il via alla Tirreno-Adriatico come capitano della Diquigiovanni insieme a Rebellin: arrivò quarto nella cronometro di Macerata e vinse la tappa successiva con arrivo a Camerino, e grazie a questo piazzamento riuscì ad imporsi nella classifica generale precedendo Stefano Garzelli e Andreas Klöden. In maggio si aggiudicò anche le tappe di Mayrhofen e di Benevento al Giro d’Italia, che concluse in 32ª posizione. Grazie alle buone prestazioni della stagione venne convocato dal commissario tecnico della Nazionale italiana Franco Ballerini per il campionato mondiale di Mendrisio; durante la corsa iridata si mise a disposizione della squadra dando vita a un’azione di fuga insieme al compagno Giovanni Visconti.
Il suo 2010 si aprì con il successo nella tappa di Chieti alla Tirreno-Adriatico, seguita quindi da quella nel prologo della Settimana Ciclistica Lombarda, una cronoscalata con arrivo al Colle Gallo, e dalla successiva conquista della classifica generale. Il 28 maggio conseguì un’altra prestigiosa vittoria, la diciannovesima tappa del Giro d’Italia, da Brescia all’Aprica;[5] nella classifica generale del Giro concluse quarto, a 2’50” dal vincitore Ivan Basso. In ottobre, dopo il terzo posto al Giro dell’Emilia, chiuse secondo al Giro di Lombardia, battuto dal belga Philippe Gilbert.
2011-2013: gli anni alla Lampre e la vittoria al Giro
Nel 2011 si trasferì tra le file della Lampre-ISD, la squadra diretta da Giuseppe Saronni. Quell’anno partecipò al Giro d’Italia: al termine di quella gara riuscì, per la prima volta, a salire sul podio finale della “Corsa rosa”, chiudendo al secondo posto alle spalle del vincitore Alberto Contador e davanti a Vincenzo Nibali. In seguito alla squalifica di Contador per positività al clenbuterolo conquistò a tavolino la vittoria finale della “corsa rosa” e la Coppa del 150º anniversario dell’Unità d’Italia.[6] Oltre al successo al Giro, guadagnò, sempre per la squalifica di Contador, anche la vittoria della terza tappa e della classifica finale della Volta Ciclista a Catalunya, svoltasi in marzo[7]. Nella stessa stagione prese il via anche alla Vuelta a España, senza ottenere piazzamenti e ritirandosi nel corso della quattordicesima tappa.
Nella stagione 2012 partecipò alla Tirreno-Adriatico, concludendo al settimo posto, e proseguì la stagione puntando alla vittoria del Giro d’Italia. Seppur non in forma al via della “Corsa rosa”, chiuse secondo nella settima frazione, battuto in volata da Paolo Tiralongo; rimase poi con i migliori sulle successive tappe di montagna, nonostante una crisi di crampi nella diciassettesima frazione, quella con arrivo a Cortina. Nella diciannovesima tappa, con arrivo sull’Alpe di Pampeago, si fece notare con alcuni scatti – perse però 32 secondi da Ryder Hesjedal – mentre l’indomani, nella tappa con arrivo sullo Stelvio vinta da Thomas De Gendt, riuscì a difendere il terzo posto in graduatoria. Nella cronometro finale dovette però cedere il gradino più basso del podio allo stesso De Gendt, concludendo così la corsa al quarto posto. In stagione partecipò anche al Tour de France, riuscendo a ottenere solo un secondo posto nella decima frazione con arrivo a Bellegarde-sur-Valserine, battuto da Thomas Voeckler al termine di una lunga fuga.
Il 2013 vide ancora Scarponi difendere i colori della Lampre-Merida. Dopo aver scaldato le gambe alla Paris-Nice, ottenne il terzo posto alla Volta Ciclista a Catalunya, a soli 34″ dal vincitore Daniel Martin. In preparazione al Giro d’Italia partecipò al Giro del Trentino, finendo però fuori dalla top ten finale, e solamente due giorni dopo colse un prestigioso quinto posto alla Liegi-Bastogne-Liegi. Ai nastri di partenza del Giro d’Italia è quindi uno dei favoriti insieme a Vincenzo Nibali e Bradley Wiggins. Nella terza tappa con arrivo a Marina d’Ascea è sfortunato protagonista di una caduta che gli costa quasi un minuto dai migliori. Senza mai chiudere una tappa sul podio riesce comunque a difendersi in salita (grazie anche ai sacrifici del gregario Przemysław Niemiec) e a cronometro: conclude così la “Corsa rosa” 2013 al quarto posto, come 12 mesi prima, preceduto da Nibali, Rigoberto Urán e Cadel Evans. In settembre ottiene l’unico successo stagionale, aggiudicandosi il Gran Premio Costa degli Etruschi.
2014-2017: il passaggio all’Astana
Per la stagione 2014 Scarponi lascia la Lampre-Merida per difendere i colori della formazione kazaka Astana, capitanata da Vincenzo Nibali. Dopo aver concluso il Giro del Trentino all’ottavo posto, partecipa al Giro d’Italia 2014 con gradi di capitano ma è costretto al ritiro per una caduta nella tappa di Montecassino. Successivamente gareggia al Tour de France 2014 e al Giro d’Italia 2016 come gregario di Nibali, contribuendo al successo finale del messinese.
Partecipa alla Vuelta a España 2016 con il compito di aiutare il giovane compagno di squadra Miguel Angel Lopez ma, dopo che il colombiano è costretto a ritirarsi a causa di alcune cadute, assume i gradi di capitano. Si comporta benissimo fino alla diciannovesima tappa, tanto da occupare il 7º posto in classifica. Cede però parecchio terreno sull’ultima salita della corsa, l’Alto de Aitana, e conclude la gara 11° a 15’33” da Nairo Quintana.
A seguito di un infortunio che costringe Fabio Aru a saltare il Giro d’Italia 2017, Scarponi viene nominato dal team manager Alexandre Vinokourov capitano della squadra per la corsa rosa.[8] Torna al successo nella 1° tappa del Tour of the Alps, imponendosi in una volata a sei corridori su Geraint Thomas e Thibaut Pinot, al termine di una frazione vallonata, conquistando anche la maglia di capoclassifica.[9]
Muore il 22 aprile 2017, a seguito di un incidente durante un allenamento.
Palmarès
Altri successi
- 2003 (Domina Vacanze-Elitron)
- Classifica a punti Giro d’Abruzzo
- 2004 (Domina Vacanze, sei vittorie)
- Classifica a punti Settimana Ciclistica Lombarda
- Classifica scalatori Settimana Ciclistica Lombarda
- 2011 (Lampre-ISD)
- Classifica a punti Tirreno-Adriatico
- Classifica a punti Giro d’Italia
- 2015 (Astana Pro Team)
- 2ª tappa Vuelta a Burgos (Burgos, cronosquadre)
- 2016 (Astana Pro Team)
- 1ª tappa Giro del Trentino (Riva > Torbole, cronosquadre)
- 2ª tappa Vuelta a Burgos (Burgos, cronosquadre)
Piazzamenti
Grandi Giri
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Classiche monumento
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Competizioni mondiali
- Campionati del mondo
- Lisbona 2001 – Cronometro Under-23: 8º
- Mendrisio 2009 – In linea Elite: ritirato
- Toscana 2013 – In linea Elite: 16º
Riconoscimenti
- Premio Regione Marche nel 2009[10]
- Premio speciale del CONI Provinciale di Ancona nel 2009 e 2010[11][12]
- Premio Italia professionisti nel 2011
- Oscar TuttoBici della rivista TuttoBici nel 2011
Curiosità
Nel 2015 fa una breve comparsa nel video ufficiale de Nel mio giardino dei Gang, suoi concittadini.[13]
Questo è iol suo sito ufficiale. http://www.michelescarponi.it/
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