La Real Coppa e la regina delle finali perse.

Resta troppo forte la Spagna per questa Italia. Resta troppo una maledizione la Champions per questa Juventus, che può giocarne ormai fino allo sfinimento, ma l’esito resterà sempre lo stesso. Il 4-1 della finale di Cardiff non ammette repliche: Real troppo forte, Juve sulle ginocchia già dal primo tempo, in cui si salvano solo i primi 10 minuti, in cui sembrava veramente che la Juve avesse la forza per aggredire il Real, e la discreta reazione per il bellissimo gol di Mandzukic dopo il vantaggio dei madrileni, ieri in casacca viola, ad opera di Cristiano Ronaldo, il solito onnipresente Ronaldo. Nella ripresa il tonfo, con la Juve che ha smesso di giocare e Casemiro, ancora CR7 e Asensio hanno scritto la sentenza. Real alla dodicesima affermazione, prima a vincere il trofeo per due stagioni consecutive e per sei finali consecutive.
JUVE, MALEDIZIONE CONTINUA – Cosa sia successo, difficile da capire. O forse è più facile di quello che sembra. La Juve se aggredita va in difficoltà, lo si era già visto in campionato dove i primi 20 minuti della gara col Genoa erano stati un incubo. O parte del secondo tempo e dei supplementari della partita di Doha in Supercoppa Italiana, o la trasferta di Napoli in cui la Juve se l’era cavata con un buon pari. Ma il calo di fine aprile-maggio con troppe distrazioni che avevano portato a farsi raggiungere a Bergamo, evitare una sconfitta interna nel derby e perdere nettamente in casa Roma erano state percepite come una gestione del vantaggio sulla Roma e sul Napoli, sceso nel frattempo da -9 e -10 a -4 e -5. In realtà la benzina sembrava esaurirsi, e solo il finale morbido con Crotone e Bologna, dopo la vittoria in Coppa italia con la festa scudetto con i pitagorici, sembravano aver mascherato il cedimento, poi sbucato tutto d’un colpo nel secondo tempo della gara di Cardiff. La granitica difesa di Champions, che aveva subito solo tre gol in tutta la manifestazione ed era uscita indenne col Barcellona si è sbriciolata in un colpo: 4 gol la Juve non li prendeva in 90 minuti dal 2-4 di Firenze del 2013, con Allegri era successo solo a Monaco di Baviera l’anno corso, ma dopo i supplementari. Se mettiamo poi l’eccessiva pressione e l’eccessiva consapevolezza nei propri mezzi che hanno quasi fatto credere la squadra vincente prima della finale, non ha certo aiutato. Sette finali perse, di cui cinque consecutive è un triste record al contrario.
IL CAMMINO DEI CAMPIONI – I campioni uscenti sono sorteggiati con Borussia Dortmund, Legia Varavia e Sporting Lisbona, ma devono accodarsi ai vice campioni di Germania. Fatali per il primato sono il 3-3 ottenuto in casa del Legia ed il 2-2 casalingo con i tedeschi all’ultima giornata. Negli ottavi arriva il Napoli, che i blancos liquudano con un doppio 3-1 in rimonta. Ai quarti arriva il Bayern Monaco: la qualificazione sembra fatta col successo per 2-1 a Monaco di Baviera all’andata, ma nel ritorno i bavaresi di Ancelotti pareggiano i conti al Bernabeu, poi ai supplementari ribaltano vincendo 4-2, aiutati anche a diversi favori arbitrali. In semifinale è derby con l’Atletico, finalista la passata stagione. All’andata un 3-0 casalingo (unica gara in tutta la Champions senza aver preso gol) sembra dare l’accesso alla finale, ma nel ritorno l’Atletico compie una parziale rimonta di due gol, prima di prendere il gol Real ed uscire nuovamente.
Tabellino
Cardiff 3 giugno 2017, ore 20:45 CEST | Juventus | 1 – 4 referto | Real Madrid | Millennium Stadium
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La finale non ha storia, almeno fino al secondo tempo. Il Real vestito di viola vince in modo netto come non sembrava, e per Zinedine Zidane è la seconda Champions consecutiva da allenatore, dopo averla vinta da giocatore nel 2002. Il più grande club della storia dominatore assoluto i questa manfestazione.
Classifica marcatori
Dati aggiornati al 3 giugno 2017[6]
Ma sì dai. Divertiti ci siam divertiti quest’anno. Manca come spesso accade la ciliegina sulla torta ma chi se ne frega? L’anno prossimo non saremo appagati. Abbiamo visto bel gioco, 3 moduli diversi, goal bellissimi e abbiamo vinto tanto. All’anno prossimo finale.