Neve all’Equatore

Neve all’equatore
per una volta dimmi che arriva
sopra i rigogliosi rami vestiti di foglie prosperose
sopra i caldi monsoni e i dolci alisei
sugli esotici profumi
silente improvvisa leggera
accompagnata da brume ruffiane
a spegnere gli echi di allegre voci negli umidi giardini
a scolorire le tinte di paradisi perduti
complice incolpevole del freddo della notte che arriva
solitaria umile candida
anima malinconica in cerca di consolazione
ospite inattesa che la festa rovina
attimo di freddo torpore che si scioglierà
ritirandosi nelle aride terre dei sui regni immobili
abbandonando gli abbagli
di calori avvolgenti
di colori sgargianti
di rumori ubriacanti
e le carezze dei venti caldi
guarderà di nuovo i visi spettrali
di solitudini
di crepuscoli
di lunghe notti
e per compagni i gelidi venti
che le sussurrano di morte.
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