Escursioni – Da Sant’Antonio Abbandonato a Catremerio fino al Crosnello
da forum.valbrembanaweb.com
18 agosto 2017
La frazione di Sant’Antonio Abbandonato sorge a quota 987 mt. s.l.m. sulla cresta del monte tra la Valle Brembilla e la Valle Brembana. Le due contrade principali sono Castignola di Qua e Castignola di là, composta da Cais, Stalla e Moia e dal piccolo borgo di Muraca…




Castignola di La’
L’antica contrada di Castignola di Là è collocata tra Castignola di Qua e Muraca ed è oggi facilmente raggiungibile dalla strada carrozzabile che scende dalla Chiesa di S. Antonio. E’ uno dei più antichi insediamenti del comune di Brembilla. La località è già citata nei censuari del Vescovato del 1250 per convenzioni per affitti dei terreni. Le citazioni di Castignola si susseguono in altri censuari del 1303 e 1312. Nel periodo degli scontri tra Guelfi e Ghibellini nel 1392 i Guelfi di Zogno si radunarono in Castignola per recarsi a Domus Tremeri (Catremerio) dove razziarono 150 vacche e 250 pecore. Castignola fu teatro di scontri tra guelfi zognesi e ghibellini brembillesi, specie sui confini. Negli archivi della Serenissima esistono ancora centinaia di fascicoli di cause tra famiglie di Castignola e Muraca. Castignola, fin dalle origini, si divide in due nuclei abitativi, quello di Qua e quello di Là. La separazione è conseguente al passaggio tra le due di una piccola valletta. Quella di Là sembra essere la più antica; è attraversata dall’antica strada denominata “Strada Taverna”, una delle più importanti vie di comunicazione del fondovalle con le frazioni a monte del versante di Brembilla, ma raggiungeva anche la Valle Brembana mediante il valico di Crosnello, via Sussia.


Castignola di Qua
Castignola di Qua (Casgnöla) nella sua parte più antica è posta all’estremità di un pianoro, all’inizio di una modesta altura, mentre la parte più recente si è sviluppata salendo le pendici del monte. Una delle costruzioni più antiche, ‘ol palazz’ di Pesenti (Taècc), sulla fiancata sinistra del portale, porta scolpita la data 1585. Castignola nella parte più antica, fino agli anni ’40, poteva vantare un forno per cuocere il pane. Una secolare pianta di gelso dimostra che in questa contrada era presente l’allevamento del baco da seta. Nel 1830 contava 76 abitanti in 10 famiglie contadine. Il borgo contadino fino ai primi anni del ‘900 ha sofferto la mancanza di sorgenti nelle strette vicinanze della località, quindi gli abitanti erano costretti a recarsi alla sorgente del ‘fontanì di Frà’, mentre per l’abbeveraggio degli animali dovevano recarsi, per un quarto d’ora di strada, ‘al Poz’ in località Caraine.





Catremerio di La’ (Contrada dei dei Balòss (furbi)
Catremerio è sicuramente uno dei borghi storici più interessanti e belli di tutta la val Brembilla ed è meta di numerosi turisti tutto l’anno interessati a scoprire contrade storiche.
Dopo le recenti iniziative di restauro e ristrutturazione dei primi anni novanta, promosse da gruppi di volontariato, il borgo è diventato un simbolo e una destinazione privilegiata del turismo culturale. A Catremerio è possibile osservare alcune caratteristiche del borgo rustico montano, con numerosi elementi ancora ben conservati e con evidenti testimonianze delle antiche attività rurali. Il borgo presenta gli elementi architettonici tipici delle case contadine del cinquecento e del settecento: interni a volta (silter), giochi di ballatoi in legno che collegano i caseggiati, comignoli e tetti in coppi, canali di scolo tracciati nel selciato, edicole votive e tanti altri particolari. Molte delle case sono ancora abitate ed è evidente la vocazione contadina del borgo, testimoniata anche dalle numerose piccole stalle.




Catremerio di Qua (la contrada degli Sgarbui, avvocati)
La contrada, nella quale spiccano le date 1546 e 1581 incise sulle arcate di alcune porte e un affresco del Cinquecento raffigurante la pietà e lo stemma della famiglia Carminati, si sviluppa lungo la mulattiera che dalla chiesa porta al cimitero con alcune abitazioni originali e altre ristrutturate. La piccola chiesa risale agli inizi dell‘ottocento e sorge su una settecentesca cappella dedicata a san Gaetano, santo patrono di Catremerio.





Il Crosnello
Sicuramente una delle contrade più suggestive del percorso. Immersa in una atmosfera irreale, Crosnello (Crösnel), a 1094 metri s.l.m., sorge su un piccolo costone roccioso, circondata da prati immensi e da una secolare selva di faggi. Il borgo è costituito da un gruppo di case e stalle in pietra antica, che risalgono alla fine del Cinquecento. Dal secondo dopoguerra la contrada è disabitata e vi salgono solo contadini per portare le mandrie al pascolo. Crosnello è meta ambita di chi vuole uscire dal caos del quotidiano. Contribuiscono non poco all’atmosfera le abitazioni discretamente conservate, la singolarità dei muri di contenimento, lo “slaàcc” e i molti roccoli che delimitano la costiera, vero giardino di arte botanica.




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